AGENDA DIGITALE, BERLUSCONI: SVINCOLARE DAL FISCAL COMPACT GLI INVESTIMENTI

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(Public Policy) – Roma, 5 feb – “L’agenda digitale ha tre
colonne: la pubblica amministrazione, lo sviluppo
dell’economia digitale e il superamento del divario
digitale, fisico e culturale”. Lo scrive il leader Pdl
Silvio Berlusconi in un intervento sul “Corriere delle
comunicazioni” (sulle stesse pagine sono intervenuti anche
Mario Monti e Pier Luigi Bersani).

Berlusconi si definisce “uomo di penna”, ma sottolinea,
“come insegna Arrigo Sacchi (allenatore del Milan che
dominava nei primi anni Novanta; Ndr), che non è necessario
essere stati dei grandi giocatori per essere validi
allenatori”. E parte dalla “digitalizzazione dei servizi
della pubblica amministrazione”, un’azione che definisce
“conveniente per lo Stato ma anche per i cittadini e le
imprese, che risparmiano tempo e denaro”.

“Nel nostro programma ufficiale – ricorda il Cavaliere –
abbiamo sinteticamente indicato alcune tematiche, tra le
quali la piena attuazione del Codice dell’Amministrazione
Digitale, il completamento del progetto ‘Scuola 2.0’, la
revisione dei criteri per la nascita di aziende innovative,
il completamento del processo di piena trasparenza sui dati
in possesso della pubblica amministrazione, la diffusione
della banda larga e larghissima”.

A livello istituzionale Berlusconi propone la creazione di
una figura specifica “per la crescita dell’economia
digitale”, un viceministro “all’interno del ministero dello
Sviluppo”. I suoi compiti: “Completare i molti decreti
attuativi previsti dall’Agenda Digitale che ereditiamo dal
precedente Governo e promuovere nuove imprese, commercio
elettronico, superamento del divario digitale e di quello
culturale”. A tal proposito Berlusconi ritiene che “la Rai
debba svolgere una importante funzione di alfabetizzazione
digitale”.

Qui il Cavaliere critica il Governo tecnico: “L’Agenzia
Digitale che ha voluto creare è stata strutturata sotto la
vigilanza di cinque ministeri diversi: mi sembra uno
strumento farraginoso e non per nulla abbiamo assistito a
ritardi ed intoppi burocratici e di fatto essa è ancora ben
lontana dall’essere pienamente operativa”.

Un accenno anche agli investimenti necessari: “Monti –
scrive il leader Pdl – aveva parlato di svincolare dal
fiscal compact gli investimenti per la digitalizzazione: non
ne abbiamo saputo più nulla. Credo che questa sia una
iniziativa da portare a compimento perché aiuterebbe il
reperimento di fondi, cosa che in un tempo così difficile ha
notevole importanza”. (Public Policy)

GAV