CAMERA, SUPERPOTERI ALLA COMMISSIONE SPECIALE? DAL PDL AL PD CRESCONO I DUBBI

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crisi governo 2011 (1)

(Public Policy) – Roma, 5 apr – La missione era
esclusivamente economica. La commissione speciale istituita
alla Camera il 26 marzo aveva il compito di esaminare solo
gli atti di governo aventi “significativi effetti economico
finanziari per i quali sono stati ravvisati ragioni di
urgenza”.

L’urgenza era dettata dal necessario via libera alla
risoluzione sulla relazione del Governo propedeutico alla
varo del decreto legge sui debiti delle Pa nei confronti dei
fornitori, la questione esodati, e l’8 per mille. Nell’arco
di questa settimana, però il Governo ha presentato alle
Camere ulteriori carichi di lavoro.

Nell’ultima conferenza dei capigruppo, il ministro per i
Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha infatti chiesto
la calendarizzazione di 7 diversi atti: lo schema di decreto
per la riorganizzazione del ministero dell’Economia, le
manifestazioni da abbinare alle lotterie, la definizione del
presidente del Parco dell’Aspromonte, interventi a sostegno
della diffusione della cultura scientifica, lo schema di
riorganizzazione delle prefetture, il riparto di fondi per
istituzioni dedite alla ricerca scientifica e la relazione
sulla liberalizzazione delle attività economiche.

Insomma, i temi sono vari e con diversi “livelli
d’urgenza”, come ha riferito lo stesso Giarda. Per questo
motivo la Camera deve intervenire per integrare le
competenze della supercommissione. E, pare, non sarà
l’ultima volta che dovrà farlo. Secondo fonti di governo,
infatti, se non si sbloccano le commissioni, si dovranno di
volta in volta integrare i poteri della supercommissione con
nuove attribuzioni per l’esame di ulteriori atti.

LE REAZIONI: PDL E FDI
Questa procedura fa storcere il naso a più di qualcuno.
Durante l’ultima riunione del Pdl è stato l’ex ministro dei
Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ad averne segnalato
la criticità incoraggiando il capogruppo Renato Brunetta a
prendere una netta posizione di contrarietà. “Perché –
riferisce chi ha partecipato alla riunione – qui stanno
completamente esautorando la Camera”.

Una posizione comune si potrebbe formare perché contro il
potenziamento della supercommissione il Pdl può contare
anche su Fratelli d’Italia. Il coordinatore Guido Crosetto
non ha usato mezzi termini: “Stanno commissariando la
Camera. Un governo c’è, anche se dimissionario. Non capisco
perché le commissioni permanenti non si possano insediare.
Il potere esecutivo è una cosa, quello legislativo è
un’altra. Deve finire questo clima surreale”.

“Su questo – argomenta Crosetto – sono assolutamente
d’accordo con Grillo: no al rafforzamento della
supercommissione”.

LE DIVISIONI ALL’INTERNO DEL PD
Sul lato opposto, nel Pd non esiste una posizione
univoca. Oggi il “giovane turco” Matteo Orfini in
un’intervista al Manifesto ha espresso perplessità: “Ho
letto che il Pd è contrario all’insediamento delle
commissioni parlamentari. Non so dove lo abbiano deciso, ma
io invece credo che le commissioni si debbano insediare”.

E poi l’affondo: “L’idea di un Parlamento che non può fare
nulla se non ratificare le decisioni di un governo con
caratteristiche del tutto peculiari – ha osservato – è
un’idea che non sta né in cielo né in terra. Abbiamo bisogno
che il Parlamento, l’unico legittimato dalle elezioni,
faccia qualcosa”.

Del tutto opposto il parere di un altro “giovane turco”,
Stefano Fassina, responsabile Economia del Pd: “Non si
tratta di alcun allargamento, è solo una definizione
tematica degli argomenti che la supercommissione può
esaminare”. E sulle commissioni permanenti non ha dubbi:
“Finché la situazione non si chiarisce, ci sarebbero seri
problemi di incoerenza tra potere esecutivo e potere
legislativo”.

IL GOVERNO
Per il governo il punto fermo resta martedì quando “in aula
– dice il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento,
Giampaolo D’Andrea – affronteremo la questione”. (Public
Policy)

SAF