Collegato Ambiente, è (quasi) fatta: ecco le norme sui rifiuti

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ROMA (Public Policy) – di Fabio Napoli – Una delle parti più corpose del ddl collegato ambientale, approvato dal Senato, riguarda il tema dei rifiuti.

Il provvedimento, tra le altre cose, prevede un sistema sperimentale per l’introduzione del vuoto a rendere; il divieto di gettare terra mozziconi di sigarette e piccolissimi rifiuti; nuove regole per incentivare la raccolta differenziata nei Comuni.

Previste norme anche per incentivare il riuso dei rifiuti e per semplificare il trasporto degli stessi. Da segnalare come sul tema il governo abbia deciso di stralciare dal ddl sei articoli riguardanti i consorzi di bonifica con l’intenzione di trattare l’argomento in un provvedimento ad hoc.

AL VIA SPERIMENTAZIONE VUOTO A RENDERE VOLONTARIO
Introduzione, in via sperimentale per un anno e su base volontaria del singolo esercente, del sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo.

Un decreto del ministro dell’Ambiente disciplinerà, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del ddl, le modalità della sperimentazione, comprese le forme di incentivazione.

Al termine della fase sperimentale si valuterà, sulla base degli esiti della sperimentazione stessa e sentite le categorie interessate, se confermare e se estendere il sistema del vuoto a rendere ad altri tipi di prodotto nonché ad altre tipologie di consumo.

VIETATO GETTARE IN STRADA MOZZICONI E PICCOLI RIFIUTI
Nasce il divieto di abbandono di rifiuti di piccolissime dimensioni. Il nuovo mozziconi di sigaretta ma anche rifiuti come scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare’, per cui viene ‘vietato l’abbandono di tali rifiuti sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi’.

Le pene individuate vanno da 30 a 150 euro di multa per i rifiuti di piccolissime dimensione, aumentate del doppio se si tratta di mozziconi di sigaretta. Il 50% delle risorse derivante dalle sanzioni verrà utilizzato per ‘apposite campagne di informazione da parte degli stessi comuni, volte a sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi dei prodotti da fumo, nonché alla pulizia del sistema fognario urbano’.

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