di Sonia Ricci
ROMA (Public Policy) – La riforma Madia dei Servizi pubblici locali, che contiene diverse norme per il trasporto pubblico urbano, probabilmente manterrà le norme sul rimborso dei biglietti per gli autobus che viaggiano con mezz’ora di ritardo e multe salate per chi sale a bordo senza ticket o non oblitera.
È quanto viene riferito al termine dell’ultima commissione Trasporti alla Camera, dove il relatore Paolo Gandolfi (Pd) ha presentato la bozza di parere che sarà trasmessa alla commissione Affari costituzionali, che sta esaminando il dlgs in sede referente. Si va quindi verso una riconferma delle norme presenti nel decreto attuativo P.a.
Nel dettaglio, la riforma Madia prevede misure severe per le aziende che gestiscono il Tpl, che in caso di ritardi eccessivi o corse saltate dovranno ripagare interamente il titolo di viaggio ai passeggeri. Norme a tutela soprattutto dei pendolari.
Il diritto al rimborso scatterà – stando al testo attuale – dopo mezz’ora dall’orario previsto se si tratta di linee urbane; un’ora per quelle extraurbane. Non conteranno i super ritardi e le corse soppresse in caso di scioperi, calamità naturali o altri “eventi imprevedibili”.
Le aziende che svolgono il servizio dei trasporti, come Atac a Roma o Atm a Milano, saranno obbligate per legge a stabilire delle maxi-multe. Chi non “striscia” il titolo di viaggio potrà andare incontro a una sanzione fino a 200 euro. E comunque non inferiore a 60 volte il prezzo del biglietto. Stessa regola varrà per i treni regionali.
continua –in abbonamento
@ricci_sonia