Comitato legislazione: Troppe sovrapposizioni tra i dl in conversione

0

Comitato legislazione: Troppe sovrapposizioni tra i dl in corso di conversione

(Public Policy) – Roma, 28 ott – Troppe sovrapposizioni tra decreti legge in corso di conversione. Inadempienze da parte del Governo sulla presentazione di relazioni illustrative e di anali previste dalla legge. Maggiore conoscenza dei testi normativi presentati sulle scadenze temporali contenute nei provvedimenti per evitare proroghe su scadenze immediate. È questo in sintesi il parere del Comitato della legislazione sul decreto legge ‘misure urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica nonché misure urgenti in materia di immigrazione’, la cosiddetta ‘manovrina‘ (Atto Camera 1670).

Deliberato dal Consiglio dei ministri il 9 ottobre, e approdato alla Camera dei deputati il 15 ottobre, con scadenza il 14 dicembre, il dl ha iniziato il suo iter in commissione Bilancio. Prima però è stato sottoposto alla ‘lente’ del Comitato per la legislazione che giudica la qualità normativa dei provvedimenti, il loro impatto sulla legislazione, il rispetto dei requisiti tecnici. Come sempre più frequentemente avviene in questi ultimi anni, il Comitato ha rilevato preliminarmente che “come già altre volte riscontrato, il decreto legge non è corredato né delle relazioni sull’Analisi tecnico-normativa (Atn) né della relazione sull’Analisi di impatto della regolazione (Air)”, due obblighi previsti dalla legge 246/2005 che prescrive al Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi, (il Dagl; Ndr), della presidenza del Consiglio dei ministri il compito di scriverli.

“Oltre alle ricorrenti criticità conseguenti alla mancata novellazione di preesistenti fonti”, rileva la deputata Francesca Businarolo (M5s), si segnala un “anomalo intreccio tra strumenti normativi in itinere”. Su questo aspetto il Comitato preannuncia una “specifica raccomandazione tramite presentazione di un ordine del giorno di istruzione al Governo”. Per entrare nel merito, il Comitato dà il via libera all’omogeneità di contenuti. Sotto il profilo dei rapporti con la normativa vigente, “in alcuni casi si registra un insufficiente coordinamento con le preesistenti fonti normativa”.

“Tale modalità di produzione normativa mal si concilia – secondo il Comitato – con le esigenze di semplificazione e riordino della legislazione vigente”. Inoltre, il decreto legge crea dei doppioni: l’istituzione di un ulteriore fondo presso il ministero dell’Interno finalizzato a fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all’eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale esiste già.

Il Comitato segnala infatti l’esistenza di analoghi fondi operanti sia presso il ministero dell’Interno (quali i fondi rimpatri) sia presso la presidenza del Consiglio dei ministri (il fondo nazionale per le politiche migratorie) e che sono entrambi previsti e disciplinati dal testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero (articoli 14 bis e 15 del dlgs 286 del 1998) nel cui ambito, suggerisce il Comitato, sarebbe opportuno far confluire tutte le previsioni relative ai fondi riguardanti le politiche migratorie. E sempre riguardo alla sovrapposizione normativa di provvedimenti in itinere, il Comitato bacchetta il Governo su una proroga termini relativa alla definizione agevolata in appello dei giudizi di responsabilità amministrativo-contabile.

Anche in questo caso, c’è una sovrapposizione di due decreti legge in corso di conversione: “Si ricorda – si legge sul parere – che per costante indirizzo del Comitato per la legislazione tale intreccio di decreti legge in corso di conversione determina una potenziale sovrapposizione di fonti normative, non conforme alle esigenze di riordino normativo e di razionale svolgimento delle procedure parlamentari di conversione dei decreti legge e suscettibile di ingenerare incertezza sull’individuazione della disciplina concretamente applicabile”. Un’ulteriore ‘pecca’ riguarda la relazione di accompagnamento al disegno di legge di conversione: “Alla relazione è allegata una tautologica dichiarazione di esenzione dall’obbligo di redigerla”.

Alla luce di queste considerazioni, il Comitato chiede al Governo di riformulare il testo facendo confluire il fondo in materia di immigrazione al testo unico sull’immigrazione, ed esprime una raccomandazione: “Il legislatore abbia cura di valutare con attenzione la scansione temporale degli adempimenti che prevede nei provvedimenti d’urgenza al fine di evitare la necessità di proroghe quasi immediate nonché forme di sovrapposizioni degli strumenti normativi in itinere” per evitare confusioni e incertezze. Risultato: il Comitato presenta un apposito ordine del giorno volto a rafforzare la raccomandazione al Governo.(Public Policy)

SAF