Ddl Concorrenza, i notai chiederanno un parere alla Consulta?

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ROMA (Public Policy) – Il Consiglio nazionale del notariato dovrebbe richiedere un parere di costituzionalità alla Consulta sul ddl Concorrenza.

Da quanto si apprende da fonti interne, i notai avrebbero richiesto a due costituzionalisti una bozza di parere, di cui Public Policy ha preso visione, in cui si sottolinea che le norma che prevedono che per la compravendita di immobili adibiti ad uso non abitativo di valore catastale sotto i 100mila euro basti una scrittura privata effettuata anche da avvocati “sollecitano plurimi dubbi di legittimità costituzionale”.

Il documento dovrebbe appunto essere utilizzato dal notariato come richiesta di un parere di legittimità costituzionale sulla norma alla Corte costituzionale. “Il primo dubbio – si legge nella bozza di parere – riguarda il rispetto del paradigma della certezza del diritto; la seconda ragione di dubbio sta nell’irragionevolezza, sotto altro profilo, della previsione” della norma sulla vendita di immobili che “si aggrava se solo si considerano gli aspetti procedimentali della sua previsione nonché il contesto in cui tale disegno di legge si immette”.

“La disciplina in commento – si legge ancora nella bozza di parere stesa dai due costituzionalisti – non solo contraddice la logica generale del ‘tipo’ della legge annuale per il mercato e la concorrenza, ma trascura anche i dati reali di contesto, andando a incidere in una regolazione procedimentale che ha dimostrato di essere non solo certa e garantista ma anche efficiente e aperta”. (Public Policy) VIC