DDL RIFORME, COSA SUCCEDE ALLA CAMERA

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DDL RIFORME, CHE SUCCEDE ALLA CAMERA

foto La Presse

(Public Policy) Roma, 7 set – Maggioranza compatta sul
mantenere il testo del ddl costituzionale per le riforme così
com’è arrivato dal Senato, senza apportare modifiche. Questo
l’orientamento emerso venerdì dal comitato dei 9 della
commissione Affari costituzionali della Camera.

Le opposizioni hanno presentato circa 150 emendamenti al
ddl su cui il relatore Francesco Paolo Sisto (Pdl) ha dato
parere contrario.

“La maggioranza è compatta – dice Sisto – per lasciare il
testo del ddl così come arrivato, e dare quindi il via
libera definitivo”. Che arriverà martedì tra le 14 e le 16.
A inizio seduta d’Aula oggi la presidente della Camera
Laura Boldrini ha parlato della crisi siriana e della
liberazione del giornalista della Stampa Domenico Quirico.

Per approfondire:

– M5S, DEPUTATI SROTOLANO STRISCIONE SU FACCIATA DI MONTECITORIO E OCCUPANO IL TETTO

– COSA È SUCCESSO VENERDÌ IN AULA

TUTTI I LANCI DI PUBLIC POLICY

RIFORME, CAMERA APPROVA ANCHE ARTICOLO 4 DDL COSTITUZIONALE SENZA MODIFICHE

(Public Policy) – Roma, 9 set – La Camera ha approvato
l’articolo 4 del ddl costituzionale per le riforme. Anche
questo articolo, come i precedenti, è stato approvato senza
modifiche rispetto al testo arrivato dal Senato.

In totale il ddl ha 9 articoli e l’obiettivo della
maggioranza è arrivare domani al voto finale senza nessuna
modifica. Circostanza che ha provocato le proteste delle
opposizioni.

RIFORME, CAMERA APPROVA ARTICOLO 3 DDL COSTITUZIONALE SENZA MODIFICHE

(Public Policy) – Roma, 9 set – La Camera ha approvato
l’articolo 3 del ddl costituzionale per le riforme. Anche
questo articolo, come i precedenti, è stato approvato senza
modifiche rispetto al testo arrivato dal Senato.

In totale il ddl ha 9 articoli e l’obiettivo della
maggioranza è arrivare domani al voto finale senza nessuna
modifica. Circostanza che ha provocato le proteste delle
opposizioni.

RIFORME, M5S E SEL PROTESTANO: NO A PRIORI A MODIFICHE, VIOLATA COSTITUZIONE

(Public Policy) – Roma, 9 set – Opposizioni sul piede di
guerra nell’Aula della Camera, dove è in corso la votazione
del ddl costituzionale per le riforme. M5s e Sel protestano,
e illustrano ogni emendamento presentato per allungare i
tempi, perché la maggioranza sta bocciando tutte le proposte
di modifiche, così da mantenere il testo del Senato e dare
il via libera definitivo al ddl.

Una protesta che arriva dopo che oggi non si è trovata
nemmeno la quadra su alcuni emendamenti M5s e Sel, condivisi
dalla maggioranza, sulla trasparenza del lavoro del Comitato
dei 42.

“Non è solo l’articolo 138 della Costituzione a essere
violato con questo ddl – dice Arcangelo Sannicandro di Sel –
ma anche l’articolo 72” sull’approvazione dei disegni di
legge da parte dei due rami del Parlamento.

Stessa posizione quella del M5s. “In Aula per il dl di
deroga all’art.138 stiamo discutendo e chiedendo ragione per
ogni singolo emendamento presentato – scrive ad esempio su
Facebook Manlio Di Stefano – Non è e non può essere
ostruzionismo perché ci sono i tempi contingentati. È bensì
l’ennesimo tentativo di far capire ai deputati presenti il
senso e l’obiettivo di ogni emendamento nella speranza che
questo li induca alla riflessione. Ad ora non è stato
approvato alcun emendamento, neppure quelli condivisi a
parole perché ‘non c’è il tempo per modificare il ddl’. E
allora scusate, chiudiamo la Camera e applichiamo il
mono-cameralismo prima ancora di modificare la
Costituzione”.

CAMERA, SERENI (PD): NESSUN FANTASMA, VOTANO E POI ESCONO

(Public Policy) – Roma, 9 set – “Fumate di meno e rimanete
in Aula di più che vi fa anche bene alla salute. È la
ragione per cui le due sedie sembrano occupate da fantasmi”.
Lo dice la presidente di turno della Camera, Marina Sereni,
Pd, ai due deputati seduti “in alto a destra” che votano per
poi uscire subito dopo. Era stato il M5s durante la
votazione del ddl sulle riforme a far notare i voti
provenienti da postazioni vuote.

RIFORME, APPROVATO L’ARTICOLO 2, RESPINTI EMENDAMENTI OPPOSIZIONI

(Public Policy) – Roma, 9 set – La Camera ha approvato
l’articolo 2 del ddl costituzionale sull’istituzione del
Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed
elettorali. Continua la votazione sugli emendamenti
presentati dalle opposizioni, finora tutti respinti.

L’obiettivo della maggioranza è arrivare domani al voto
finale (gli articoli in totale sono 9) senza aver apportato
modifiche così da non dover far tornare il provvedimento al
Senato per una seconda lettura.

RIFORME, NUTI(M5S): VALORIZZARE AL MASSIMO PUBBLICITÀ VIA WEB

(Public Policy) – Roma, 9 set – “Riteniamo opportuno
prevedere che tali consultazioni possano essere il più
possibile aperte anche attraverso la rete web. Questo
strumento deve essere valorizzato al massimo nella riforma
costituzionale, sia nella pubblicità dei lavori, sia nella
partecipazione nelle fasi consultive. Chiediamo che il
Governo ci dica il perché questo emendamento è stato
respinto”. Così Riccardo Nuti, capogruppo alla Camera del
M5s sull’emendamento 2.37 respinto dalla Camera (e su cui la
commissione Affari costituzionali di Montecitorio e il
Governo hanno espresso parere contrario) durante la
discussione del ddl sulle rifome costituzionali.

Al termine della riunione del Comitato dei nove il relatore
di maggioranza Francesco Sisto, Pdl, ha chiarito che non è
necessaria che le norme della pubblicità siano inserite nel
ddl, basta una norma regolamentare.

Sullo stesso tema della pubblicità è tornato a esprimersi
pochi minuti fa su Facebook il vicepresidente della Camera
in quota M5s, Luigi Di Maio: “Un’altra assurdità di questa
legge costituzionale che vogliono approvare: non sono
previste forme di pubblicità nel comitato per le riforme
come le dirette video o radio. Che poi è sempre lo stesso
comitato in cui se muore un componente non lo possiamo
sostituire. Se si vende un parlamentare non lo possiamo
sostituire. Riforme blindate è dire poco”.

RIFORME, SISTO: GLI EMENDAMENTI SARANNO BOCCIATI, MA TRASPARENZA GARANTITA

(Public Policy) – Roma, 9 set – Gli emendamenti di M5s e Sel
saranno bocciati, ma la trasparenza sarà comunque
garantita. È quanto ha riferito il presidente della
commissione Affari costituzionali alla Camera Paolo Francesco Sisto
al termine della seduta del Comitato dei 9 a seguito della
indisponibilità del Movimento 5 stelle e di Sel a ritirare
le loro proposte sulla pubblicità dei lavori del ddl che
istituisce il Comitato per le riforme in discussione
nell’aula di Montecitorio.

“La pubblicità dei lavori – ha spiegato il presidente Sisto
– può essere garantita anche senza una norma specifica nel
testo del disegno di legge perché si tratta di una norma
procedimentale. Il Comitato darà la pubblicità dei lavori
così come fecero anche la Commissione Iotti e la Commissione
D’Alema”.

Ai lavori del Comitato dei 9 ha partecipato per il
Governo il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento
Sesa Amici.

RIFORME, SEDUTA AULA SOSPESA. COMITATO 9 DECIDE SU EMENDAMENTI TRASPARENZA

(Public Policy) – Roma, 9 set – L’Aula della Camera ha
interrotto le votazioni sugli emendamenti del ddl
costituzionale per far riunire il comitato dei 9 della
commissione Affari costituzionali. La seduta riprenderà alle
14,30.

La questione da affrontare nel comitato dei 9 riguarda due
emendamenti, di M5s e Sel, in cui si prevede l’obbligo di
pubblicità dei lavori del comitato dei 42. L’obiettivo della
maggioranza è quello di non modificare il testo ma in Aula,
durante la discussione di questi emendamenti, alcuni
esponenti del Pd e del Pdl hanno sottolineato l’importanza
almeno di tradurre gli emendamenti in un Ordine del giorno
che impegni il comitato alla trasparenza, come già avvenuto
al Senato.

Per il Pd, ad esempio, il vicepresidente della Camera
Roberto Giachetti ha detto: “Sarebbe stato molto grave se ci
fossimo limitati a respingere emendamenti che chiedono la
trasparenza. Vorrei dire questo: possiamo presentare un Odg
esattamente speculare a quello del Senato in cui si richiami
sia la diretta web sia il resoconto stenografico” del
comitato dei 42. “È evidennte che per fare questo Odg è
necessario che voi ritiriate gli emendamenti” ha chiesto
Giachetti a M5s e Sel. “Se non lo fate non possiamo
presentare Odg. E sia chiaro di chi sarà la responsabilità.
La decisione è nelle vostre mani, decidete voi”.

Sia Sel che M5s hanno quindi chiesto che si riunisse il
comitato dei 9 per decidere. Di fronte alla risposta
negativa da parte del relatore Francesco Paolo Sisto (Pdl),
sia Sel che M5s si sono rifiutati di ritirare i propri
emendamenti. Quindi Sisto ha acconsentito a riunire il
comitato dei 9.

La presidente della Camera Laura Boldrini ha quindi deciso
di anticipare la pausa dell’Aula e riprendere i lavori alle
14,30.

RIFORME, CAMERA: RIPRENDE VOTO DDL. M5S CON MAGLIETTA DI PROTESTA

(Public Policy) – Roma, 9 set – È ricominciata nell’Aula
della Camera la votazione sugli articoli del ddl
costituzionale per le riforme, che istituisce il comitato
dei 42 e avvia l’iter delle riforme costituzionali.

Finora tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni
sono stati bocciati, con parere contrario di relatore e
Governo. L’obiettivo della maggioranza, infatti, è arrivare
al voto finale (previsto per domani dopo le 14) senza aver
apportato nessuna modifica al testo, così da non doverlo
rimandare al Senato per una seconda lettura.

La discussione di oggi sul ddl costituzionale in Aula alla
Camera arriva dopo la protesta del M5s che venerdì, con 12
deputati, ha occupato il tetto di Montecitorio.

La protesta continua anche oggi: i deputati del Movimento
indossano, sotto la giacca, la maglietta con la scritta ‘La
Costituzione è di tutti’ e il logo dell’Italia colorata.

CRISI SIRIANA, BOLDRINI: SOLO ORA EUROPA HA PERCEPITO GRAVITÀ

(Public Policy) – Roma, 9 set – “Guardiamo con grande
preoccupazione alla crisi siriana che solo ora l’Europa
sembra aver percepito nella sua gravità, dopo due anni e
mezzo”. Lo ha detto il presidente della Camera Laura
Boldrini, festeggiando in Aula a Montecitorio la
liberazione, avvenuta domenica, di Domenico Quirico,
l’inviato de ‘La Stampa’ di cui si erano perse le tracce in
Siria dal 9 aprile scorso.

“Ringrazio il ministro Emma Bonino e tutti gli apparati”
delle forze armate, ha aggiunto Boldrini, “il cui lavoro è
stato discreto ma determinatissimo” e grazie ai quali “oggi
possiamo festeggiare la liberazione di Domenico Quirico”.
La sua “testimonianza – conclude Boldrini – è l’antidoto
all’indifferenza con cui troppo spesso rischiamo di
avvolgere i drammi che avvengono alle nostre porte”. (Public
Policy)

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