Dl Lavoro, Dell’Aringa: modifiche non cambiano filosofia, maggiore compattezza

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ROMA (Public Policy) – Nel complesso le modifiche apportate” al dl Lavoro “dal Senato sono da dividersi in due specie: sono in parte aggiuntive e in parte modificative. Questi cambiamenti riflettono un confronto del tutto fisiologico nella maggioranza in una materia su cui molto spesso si confrontano opinioni anche molto diversificate”. Lo ha detto il relatore Pd del dl Lavoro, Carlo Dell’Aringa, aprendo la discussione generale sul testo in terza lettura in Aula alla Camera. Al termine il governo ha posto la questione di fiducia.

“Di fatto le novità che riguardano la sanzione per il tetto dei contratti a termine e il limite delle dimensioni delle imprese che devono trasformare i contratti in tempo indeterminato, non toccano i punti fondamentali del decreto, come l’estensione della a-causalità per tutti contratti nei 36 mesi e la possibilità di fare proroghe di contratto non motivate. Per questo motivo la commissione Lavoro della Camera ha ritenuto a maggioranza di non intervenire sul testo, privilegiando la necessità di accelerare il processo di conversione, senza aprire un confronto che non porterebbe interventi significativi”.

Le modifiche, ha detto ancora Dell’Aringa, “nel complesso sono utili a realizzare una maggiore compattezza del testo. Il provvedimento mantiene intatta la filosofia che lo ha ispirato” e con cui si affronta “la necessità di venire incontro agli interessi delle aziende contemperandola con un presidio minimo di tutele dei lavoratori“. (Public Policy)

VIC