Droghe leggere, M5s e Sel dicono sì all’intergruppo per la legalizzazione

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ROMA (Public Policy) – “Siamo pronti a partecipare all’intergruppo parlamentare sulla legalizzazione della cannabis, ma che non sia un contenitore vuoto. Il tema è importante e non può essere affrontato con ipocrisia. La repressione contro la cannabis ha dimostrato il suo essere fallimentare. Negli Stati Uniti la legalizzazione ha dimostrato notevoli risultati sia sul piano della sicurezza, sia da un punto di vista di entrate economiche. Siamo pronti quindi a dare il nostro contributo”.

Così i membri M5s della commissione Giustizia della Camera accolgono con favore l’invito del sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, che ha annunciato l’intenzione di promuovere un intergruppo parlamentare sulla legalizzazione delle droghe leggere. “Stiamo lavorando da inizio legislatura alla questione, e bisogna guardare oltre la semplice depenalizzazione, ma arrivare alla legalizzazione, altrimenti è uno spreco di risorse e di uomini – sottolinea Vittorio Ferraresi capogruppo della commissione Giustizia – Purtroppo immaginiamo già che il governo Renzi sarà timido, ad esser gentili, su un tema sociale di grande importanza che non si può nascondere sotto il tappeto, con una banale repressione che mette in carcere chi fuma una canna e lascia liberi i grandi evasori fiscali e capiclan mafiosi. Quindi ci auguriamo che Della Vedova riesca a farci capire cosa vuole fare questo governo, di cui fa parte”.

Anche Sel accoglie con favore l’idea del sottosegretario: “Bene Della Vedova sulla legalizzazione delle droghe leggere. Mentre nel mondo è partito il vento della legalizzazione l’Italia resta inchiodata al pessimo accordo tra Pd e Ncd contenuto nel decreto Lorenzin di quasi un anno fa – commenta in una nota il capogruppo Sel in commissione Giustizia Daniele Farina, primo firmatario della proposta di legge di Sel sulla regolamentazione della coltivazione domestica della cannabis – Come al solito rischiamo di arrivare ultimi. Anche la Dna nell’ultima relazione al Parlamento ha accennato alla possibilità di legalizzare le droghe leggere per sconfiggere lo strapotere economico delle mafie. Questo si che sarebbe una cosa di sinistra. Cosa pensa il premier Renzi non è dato sapere – aggiunge – Ma lo possiamo intuire, dato che i provvedimenti di riforma giacciono inchiodati da allora nei cassetti della commissione Giustizia della Camera”. (Public Policy) RED