VERSO IL VOTO, MARONI: ACCORDO CON PDL, PROPONGO TREMONTI PREMIER

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(Public Policy) – Roma, 7 gen – “Abbiamo sottoscritto un
accordo Lega-Pdl per le elezioni in Lombardia e per le
politiche. È un accordo che mi soddisfa molto perché posso
ragionevolmente affermare che così in Lombardia si vince e
vincere in Lombardia per me e per la Lega significa dare
attuazione al progetto che ho esposto al congresso federale
di luglio riassunto nello slogan ‘Prima il nord'”. A
illustrare il patto raggiunto in nottata tra Carroccio e Pdl
è il segretario della Lega Roberto Maroni.

Maroni sottolinea che l’accordo si incentra su due punti
cardine, sia per quanto riguarda la Lombardia sia per le
elezioni nazionali: “La costituzione della macroregione del
nord e l’obiettivo di trattenere sul territorio almeno il
75% delle tasse pagate dai cittadini”.

Per quanto riguarda poi il candidato premier, Maroni
sottolinea: “Berlusconi è il capo della coalizione ma
nell’accordo tra noi e il Pdl non è stato indicato un
candidato premier, si dice esplicitamente che il candidato
premier non sarà comunque Berlusconi. Poi in caso di
vittoria il candidato premier verrà indicato da me e da
Berlusconi”.

Proprio a tal proposito Maroni sostiene: “Berlusconi oggi
ha fatto il nome di Alfano come possibile candidato premier.
Io lo stimo, ci ho lavorato, non mi dispiace ma visto che
Berlusconi ha indicato questa persona, io mi permetto di
proporre il nome del ministro Tremonti“.

Sull’eventualità di Berlusconi ministro dell’Economia, come
proposto dallo stesso Cavaliere oggi, Maroni fa una smorfia
e poi nicchia: “Non mi metto a fare totonomi”.

Maroni quindi spiega i punti
dell’accordo: “Sono essenzialmente due i punti che sono
stati accettati e sottoscritti dal Pdl: la realizzazione di
una macroregione del nord, o euroregione, dove il 75% del
gettito fiscale verrà trattenuto sul territorio e restituito
sotto forma di servizi. Sono gli obiettivi che mi ero
proposto e questi due punti ci sono nell’accordo”.

“C’è un terzo punto che è la conseguenza del ‘prima il
nord’ – aggiunge – Roma viene dopo. Ovvero, l’accordo per le
politiche viene dopo quello per la Lombardia”.

ABBASSEREMO L’IRAP
Maroni, entrando nello specifico, sottolinea come il
trattenere il 75% delle tasse in Lombardia e nelle altre
regioni del nord porterà nelle casse delle Regioni “20
miliardi di euro in più l’anno” e questo “ci permetterà di
abolire l’Irap per dare un po’ di respiro alle aziende”. E
poi c’è da intervenire “sull’Imu, abolire il bollo auto,
completare il collegamento con Malpensa”.

MACROREGIONE CONDIZIONERÀ QUALSIASI GOVERNO
Parlando della costituzione della macroregione del nord,
Maroni sottolinea inoltre come la sua stessa realizzazione
permetterà al settentrione di avere un potere maggiore di
contrattazione con il Governo centrale. “L’alleanza con il
Pdl è necessaria per vincere in Lombardia e realizzare il
nuovo sogno del Carroccio, l’Euroregione del Nord, con
Piemonte, Lombardia e Veneto allineate sotto la guida
leghista. Qualunque Governo ci sarà a Roma dovrà fare i
conti con noi, con la macroregione o euroregione, perché da
qui passeranno tutte le politiche fiscali”.

PROGRAMMA NEI PROSSIMI GIORNI, POSSIBILI ALTRE LISTE
“Nei prossimi giorni – annuncia Maroni – ci sarà un
incontro tra le delegazioni di Pdl e Lega per mettere a
punto il programma. Nel patto è prevista la possibilità per
le coalizioni, sia quella nazionale che quella in Lombardia,
di far entrare altre liste, che però devono essere accettate
sia dalla Lega che dal Pdl. Ci sono molte richieste di
alcune forze politiche, alcune interessanti, altre meno. I
giochi si chiuderanno per le politiche l’11, quando si dovrà
depositare il tutto, mentre per le regionali ci sarà più
tempo”.

DOMANI CONSIGLIO FEDERALE LEGA
“Domani – annuncia ancora Maroni – ci sarà il consiglio
federale della Lega. Ho avuto la piena delega per chiudere
l’accordo con il Pdl, cosa che ho fatto, ma porterò al
consiglio i contenuti di questo accordo per parlarne e si
discuterne. Nella stessa sede si deciderà anche del simbolo
e delle liste”.

Maroni quindi continua
sottolineando come il suo accordo, pur non essendo condiviso
da tutta la base leghista, sia l’unico modo che la Lega ha
per essere “sicura di vincere”.

MILITANTI NON D’ACCORDO? SENZA PATTO NON SI VINCE
“C’è una parte della Lega che non voleva l’accordo
-afferma – ma andare da soli avrebbe comportato la sconfitta
in Lombardia. Noi abbiamo governato negli ultimi 8 anni con
il Pdl. Non rinnego l’azione di Governo congiunta, ci sono
tantissime cose buone venute dall’alleanza Pdl-Lega e io
intendo proseguire. Ci sono tutte le ragioni per considerare
questo accordo utile, positivo e coerente”.

LOMBARDIA, SICURO DI VINCERE
Maroni si dice quindi sicuro di vincere: “Non temo nessuno.
Albertini è destinato a un modesto piazzamento, ricordo che
qualche settimana fa disse ‘se Maroni vince gli regalerò una
Ferrari’, gli dico di prenotarla. Non temo né lui né
Ambrosoli perché sono sicuro di vincere”. Sottolinea poi
come a suo sostegno ci saranno “tre liste: Lega, Pdl e una
lista civica ‘Maroni presidente’ ed eventuali altre liste
concordate”.

INCHIESTA LEGA SENATO? E’ UNA BUFALA
Venendo quindi all’inchiesta sui fondi del gruppo della
Lega al Senato, dopo le accuse da parte dell’ex segretaria
amministrativa Manuela Privitera, Maroni incalza: “E’ una
bufala, l’inchiesta è nata da una mia denuncia e c’è una
sola persona indagata: quella stessa segretaria, denunciata
per appropriazione indebita”. (Public Policy)

VIC