EXPORT, ESPOSITO (ASSOCAMERESTERO): PAGA LA QUALITÀ

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(Public policy) – roma, 17 set – Meno export ma di maggior
qualità. E sul mercato dell’energia l’Italia è penalizzata
dalla svalutazione dell’euro. Sono i passaggi cruciali del
commento di Gaetano Fausto Esposito, segretario generale d
Assocamerestero, l’associazione delle camere di commercio
estere, ai dati Istat diffusi oggi (vedi PUBLIC POLICY
“ISTAT: A LUGLIO BILANCIA…” delle ore 10,29).

“Vendiamo all’estero meno prodotti ma di miglior qualità:
prova ne è la riduzione dello 0,3% delle quantità di beni
venduti e il contemporaneo aumento del 4,5% dei valori medi
unitari nei primi sette mesi del 2012”, fa sapere Esposito.
“La crescita invece, del valore delle importazioni di
energia dell’8,6% – continua il segretario – è dovuta anche
alla svalutazione dell’euro, che ci porta a pagare un prezzo
maggiore per il nostro fabbisogno energetico”.
“Probabilmente – conclude Esposito – se nei prossimi mesi
assisteremo ad un rafforzamento della moneta unica, potremmo
assistere ad un’inversione di tendenza”.

IL RUOLO DELLA MECCANICA
Da gennaio a luglio 2012, il made in Italy al netto
dell’energia presenta un surplus di circa 42 miliardi, di
quasi tre volte superiore a quello registrato nello stesso
periodo dello scorso anno (17 miliardi).
A contribuire di più al risultato, è il settore della
meccanica con un surplus di 28,2 miliardi di euro, il 67%
dell’attivo della bilancia commerciale non energetica.
L’intero comparto della meccatronica raggiunge un valore
nelle vendite di oltre 60 miliardi di euro. La Francia, un
competitor dell’Italia sui mercati internazionali, si
attesta su un valore di 48,8 miliardi.(Public Policy)

LAP