GEOGRAFIA GIUDIZIARIA, CANCELLIERI A SENATO: DATEMI QUALCHE GIORNO DI TEMPO

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CANCELLIERI

PARERE SU DDL NON PUÒ ESSERE POSITIVO

(Public Policy) – Roma, 28 mag – Il ministro della Giustizia
Annamaria Cancellieri
, nel corso dell’audizione al Senato,
ha ribadito che il parere del Governo, sul ddl che fa
slittare l’entrata in vigore della riforma della geografia
giudiziaria
, non potrà mai “essere positivo”. “Datemi
qualche giorno di tempo” ha detto il ministro, per vedere se
“si possono fare degli aggiustamenti”.

“Le risposte alle vostre domande ve le darò in una prossima seduta
– ha premesso Cancellieri iniziando la sua replica in commissione –
L’unica cosa che vi vorrei dire riguarda la famosa geografia
giudiziaria, sulla quale vi confesso sono fortemente in
difficoltà
perché ho un assoluto rispetto per il Parlamento,
e in Parlamento c’è questa forte istanza, e quindi sento che
c’è questa volontà popolare forte”.

“Nello stesso tempo però io credo di essere un po’ con le spalle
al muro. La riforma della geografia giudiziaria non è stato un
provvedimento fatto solo per andare incontro alla riduzione della spesa
,
se così fosse sarebbe banale, se fosse solo un fatto
economico in qualche maniera si potrebbe anche fare fronte”.

“Ma c’è intanto un impegno europeo internazionale, noi
abbiamo detto all’Europa che cominciamo a diventare un Paese
serio, che cominciamo a rivedere il nostro modo di essere,
la nostra organizzazione”.

“Sappiamo – ha aggiunto il ministro – quanto il tema della
giustizia
sia di forte valenza europea, e noi davanti
all’Europa la faccia non la possiamo perdere, questo come
cittadini italiani non ce lo possiamo consentire, quindi una
riforma della geografia giudiziaria è fondamentale”.

“Poi c’è un altro aspetto: noi non facciamo concorsi nella giustizia
da almeno dieci anni
. Non abbiamo più personale, il turnover
non viene rimpiazzato, noi rischiamo di non poter aprire i
tribunali perché non abbiamo il commesso che apre la porta o
il cancelliere. Questa è un’altra realtà, anche qui è facile
dire ‘aumenta’ ma chi mi autorizza alle assunzioni? Abbiamo
un sotto organico drammatico e non di giudici ma di tutto
quanto sta intorno alla giustizia. Questi sono fatti
oggettivi che ci mettono con le spalle al muro”.

“L’impegno che posso prendere – ha detto il ministro – è
quello di vedere cosa possiamo fare nell’arco del tempo che
abbiamo, fino al 13 settembre; tutte le piante organiche
sono state fatte, il Csm ha provveduto, e molti uffici si
sono dislocati. Datemi qualche giorno per vedere se possiamo
fare nell’ambito dei nostri tempi, dei nostri impegni, degli
aggiustamenti piccoli ma essenziali su dei temi che
sicuramente li richiedono. Però rinunciare a questa riforma
non ce lo possiamo permettere
. Io non potrò mai dare un
parere favorevole. Se lavoriamo seriamente possiamo fare
anche qualche cosa che consenta di pareggiare gli errori
commessi, che sicuramente saranno stati commessi, nessuno è
perfetto, ma dobbiamo anche rispettare chi ci ha lavorato
seriamente; vi chiedo qualche giorno di tempo, ma
onestamente se non cambia qualche cosa credo che sia
veramente complicato”.

Le varie grida di dolore sono arrivate anche a me, e non
da un giorno, da mesi, quindi mi rendo conto. Cerchiamo di
trovare delle soluzioni – ha concluso Cancellieri – ma
nell’ambito dei tempi che abbiamo”.

Proprio oggi è scaduto in commissione Giustizia il termine
per la presentazione degli emendamenti
al ddl che proroga di
un anno l’entrata in vigore della riforma della geografia
giudiziaria, nel sono stati presentati una decina. (Public
Policy)

EPA