ROMA (Public Policy) – Mef a lavoro sulla stesura del Def 2018 che sarà, viene spiegato, un documento prettamente “tecnico” che conterrà solo l’aggiornamento delle previsioni e del quadro tendenziale di finanza pubblica.
In assenza di un Governo, e se questo non dovesse essere formato in tempo per presentare, come la legge vuole, il Def alle Camere entro il 10 aprile, gli uffici dell’attuale Esecutivo produrranno appunto un documento “tecnico” senza formulare al momento alcun nuovo obiettivo. In questo caso gli obiettivi di finanza pubblica saranno formulati eventualmente dal nuovo Governo che si formerà in una integrazione del Def 2018.
“Alla luce del dibattito pubblico degli ultimi giorni sui documenti di programmazione economico-finanziaria del Governo – si legge infatti in una nota del ministero dell’Economia -, è opportuno fare chiarezza su quale sia la natura dei documenti che il Governo è obbligato a presentare in Parlamento, con particolare riferimento alla distinzione tra i contenuti descrittivi e i contenuti programmatici”.
Il Mef ricorda che la legge 196/2009 dispone che il Governo presenti il Documento di economia e finanza alle Camere entro il 10 aprile.
La stessa legge identifica puntualmente il contenuto del Def (art. 10 comma 2), che include – tra l’altro – la definizione di obiettivi di politica economica e il quadro delle previsioni economiche e di finanza pubblica; l’aggiornamento delle previsioni per l’anno in corso; l’indicazione dell’evoluzione economico-finanziaria internazionale; le previsioni macroeconomiche per l’Italia; le previsioni per i principali aggregati del conto economico delle amministrazioni pubbliche; gli obiettivi programmatici; l’articolazione della manovra necessaria per il conseguimento degli obiettivi, nonché un’indicazione di massima delle misure attraverso le quali si prevede di raggiungere i predetti obiettivi; le previsioni di finanza pubblica di lungo periodo e gli interventi che si intende adottare per garantirne la sostenibilità.
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VIC