(Public Policy) – Roma, 7 mar – Detassare una mensilità
prima dell’estate. Questa la proposta che Susanna Camusso,
segretario generale della Cgil, ha avanzato in occasione
della presentazione del Rapporto Ires sulla dinamica
salariale dal 2001 al 2013.
In pratica la Cgil fa il bis della proposta di detassazione
della tredicesima mensilità (proposta a suo tempo non
accolta dal Governo) e lo fa a sostegno dei consumi e come
parziale indennizzo di quanto il fisco si è preso in più a
carico dei salari, degli stipendi e delle pensioni , sia
attraverso il fiscal drag, sia con l’aumentato carico della
fiscalità locale, calcolato solo per il fiscal drag in 10
miliardi di euro dal 2001 al 2013.
A giudizio di Camusso “un’operazione che potrebbe essere
fatta in via ordinaria anche dal Governo in carica”. Camusso
ha chiesto di rendere di nuovo operativa la restituzione del
fiscal drag (“legge antica e non più rispettata, che si
potrebbe riapplicare”), così come per quanto attiene al
criterio dell'”invarianza fiscale”, che avrebbe dovuto
compensare l’incremento della tassazione locale, operato
attraverso le addizionali all’Irpef, con la diminuzione
della fiscalità a livello centrale.
Il segretario della Cgil ha definito “scambio iniquo e
ingiusto” quello di minore Irpef (su alcuni scaglioni; Ndr)
e maggiore Iva, sia perché “negativo sui consumi e quindi
sull’economia del Paese” sia perché a carico soprattutto dei
ceti meno abbienti. Quanto al dibattito interno al Pd e in
particolare agli otto punti di Bersani, Camusso ha osservato
“ci sono alcuni temi utili, altri sono assenti” e c’è
“troppa discussione emergenziale e poca sulla politica
industriale”, ma “si delinea – ha detto – un dibattito in
cui l’attenzione all’economia reale comincia ad esserci”.
(Public Policy)
ABA