M5S, PARLAMENTARI AL SUMMIT CON GRILLO. CRIMI: SOLO GIORNATA IN ALLEGRIA

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M5S, PARLAMENTARI VERSO SUMMIT CON GRILLO. CRIMI: SOLO GIORNATA IN ALLEGRIA7

(Public Policy) – Roma, 5 apr – Parlamentari a 5 stelle
 al summit con Beppe Grillo. Dopo essersi
radunati questa mattina a piazzale Flaminio,
deputati e senatori sono saliti su due pullman per
raggiungere una località top secret, 
seguiti da un corteo di auto con giornalisti,
fotografi e cameramen. Diversi parlamentari a 5 stelle
hanno postato foto del viaggio sui social network.

Verso le 12 poi hanno raggiunto il luogo dell’incontro
dove li stava aspettando Grillo: Villa Valente,
un lussuoso casale in località Tragliata, tra Roma e il lago di Bracciano.

VERTICE PER PARLARE DI GOVERNO E DISSENSI?
L’incontro di oggi servirà per parlare della decisione di
Giorgio Napolitano riguardo al governo e sarà un’occasione
di confronto tra parlamentari e Grillo sui temi su cui si è
concentrato più dissenso negli ultimi giorni: dialogo con il
Pd, fare o no una rosa di nomi per il Quirinale. E forse
anche un’occasione per Grillo per “tirare” le orecchie a
quei parlamentari a 5 stelle che sarebbero pronti a uno
strappo.

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CRIMI: GIORNATA DI ALLEGRIA, IN PROGRAMMA DA TEMPO
Dal Movimento però smentiscono che ci sia la possibilità di
una scissione e che la riunione abbia relazione con il caso
Currò (Tommaso, il deputato siciliano che sulla Stampa ha
aperto a un “dialogo con il Pd”). Il capogruppo del Senato
Vito Crimi sostiene che quella di oggi sarà solo una
“giornata in allegria” e che l’incontro di oggi “era
programmato da 10 giorni”. Quindi i dissensi interni “non
c’entrano”.
Già stamani in un’intervista rilasciata al Messaggero Crimi
aveva smentito le voci di scissioni: “Che ci sia un
dibattito al nostro interno con posizioni anche diverse non
lo nego. Io stesso mi sono trovato a riflettere sul
caso-Grasso. Le divisioni sono fisiologiche, sarebbe grave
se non ci fossero, ma escludo scissioni”.

CROCETTA: 30% DISSIDENTI NEL M5S
Ma dalla Stampa gli ha risposto il presidente della Regione
Siciliana Rosario Crocetta dicendo: “Mi risulta direttamente
che l’area del dissenso, fra gli esponenti del M5s, si
allarga: il 30% dei parlamentari oggi non capisce la linea
di Grillo, quella del no a oltranza al dialogo e, per gran
parte, di fronte a un programma innovatore non si tirerebbe
indietro”. Crocetta sostiene anche che “alla fine il governo
partirà”.

9 PARLAMENTARI SAREBBERO PRONTI A VOTARE FIDUCIA A PD
Che la fronda stia prendendo consistenza è noto anche ai
vertici. Secondo quanto si apprende sarebbero in nove i
parlamentari a rischio, propensi a votare la fiducia a un
governo Pd e a traslocare al gruppo misto. Più ampia la
fascia degli insoddisfatti dall’intransigenza di Grillo e
dalle decisioni prese dal gruppo parlamentare, quota che si
aggira intorno ai 40 eletti. Come noto, martedì sera durante
una riunione congiunta, circa 45 parlamentari 5 stelle (su
140 presenti) hanno votato per il “sì”, ovvero perché
venissero fatti dei nomi per un possibile governo a 5
stelle. Un terzo dei votanti, una fronda da non ignorare.
(Public Policy)

VIC – SOR