Le proposte Unrae sulla mobilità green: stop alle Euro 4

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ROMA (Public Policy) – Spingere sulla sostituzione del parco circolante, con lo stop alle auto Euro 4, dare piena applicabilità della Dafi (la direttiva sui carburanti alternativi) e armonizzare gli interventi regolatori sulla mobilità (come lo stop delle auto per le domeniche ecologiche).

Sono alcune delle proposte avanzate da Michele Crisci, presidente di Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri), in audizione alle commissioni Lavori pubblici e Ambiente al Senato, in merito alla mobilità sostenibile.

Tra le linee di sviluppo della mobilità sostenibile, Crisci ha sottolineato, come detto, la necessità di sostituire il vecchio parco circolante con auto con motori più moderni, senza escludere le euro 6 che “al momento sono l’unica risposta concreta al bisogno di rinnovo del parco. La sostituzione delle auto più vecchie, è ancora la posizione dell’associazione che rappresenta le case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, deve tenere conto “dell’attuale disponibilità e dell’offerta dei veicoli altrimenti risulterebbe inefficaci” e approcciarsi con neutralità tecnologica.

Crisci ha quindi sottolineato la necessità di “forti stimoli” alla domanda che agiscano su più fronti, e tra questi lo stop ai motori Euro 4 accompagnando queste scelte, strutturali, con interventi di medio periodo. Tra le misure richieste anche rendere strutturale il super-ammortamento.

E ancora, l’Unrae chiede l’introduzione di un sistema incentivante premiante per le aziende in grado di realizzare infrastrutture nuove o ammodernare quelle esistenti. Tra le misure specifiche proposte, “l’urgente piena applicabilità della Dafi”, la promozione di stazioni di ricarica rapida e con tecnologie multi standard e incentivi a sistemi di ricarica privati.

Infine, Crisci ha chiesto che gli interventi sulla mobilità locale, come lo stop alle auto per le domeniche ecologiche o per far fronte a un aumento della presenza delle polveri sottili nell’aria, siano armonizzati. “C’è bisogno – ha concluso – di un piano di coordinamento serio, strutturato e non demagogico” (Public Policy) FRA