REBUS GOVERNO, CRIMI (M5S): NO ALLEANZE, ANCHE CON RENZI SAREBBE UGUALE

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(Public Policy) – Roma, 14 mar – Dice ancora convintamente
“no” a qualsiasi alleanza, che non sia un accordo sui
singoli tempi di volta in volta e che direbbe no a
un’alleanza con il Pd anche se al vertice ci fosse Matteo
Renzi. A parlare, in un’intervista al Corriere della Sera, è
Vito Crimi, capogruppo al Senato del Movimento 5 stelle.
Crimi sostiene che “non ci sarà nessuno stallo”, che spera
che “il Parlamento inizi a lavorare quanto prima”; che i
Cinque stelle andranno da Giorgio Napolitano a proporre “un
governo a cinque stelle e non dei Cinque stelle” (e che
forse oltre ai capigruppo saranno presenti anche Beppe
Grillo e Gianroberto Casaleggio).

LE ALLEANZE
Sul tema alleanze la risposta è sempre la stessa, un
convinto no. “Il nostro obiettivo non è perpetuare ciò che è
stato fatto, ma dare vita a una rivoluzione culturale e di
merito. Se iniziamo a cedere significa fare dei passi
indietro”, dice Crimi.

Alla domanda “Per voi sarebbe diverso un dialogo con Matteo
Renzi anziché con Pier Luigi Bersani?”, Crimi replica:
“Sarebbe uguale”.
Al giornalista che chiede se uno stallo sul governo possa
causare un danno al Paese, Crimi risponde: “È una forzatura.
Non ci sarà nessuno stallo, semplicemente veniamo da
vent’anni di governi forti, di un premierato che somiglia a
un presidenzialismo di fatto. Ora non è così”.

Accordi, quindi, il M5s ne farà solo “sui singoli
provvedimenti” su cui Crimi dice: “Siamo disponibili a
cercare le soluzioni migliori con gli altri partiti e questa
situazione in Senato, in cui ci deve essere per forza la
convergenza di almeno altre due forze politiche, farà sì che
non prevarranno più gli interessi di partito, ma quelli dei
cittadini”.

GOVERNO E PREMIER
Crimi sostiene che da Napolitano “andremo io e Roberta
Lombardi. Molto probabilmente ci sarà anche Beppe Grillo,
potremmo anche proporlo a Gianroberto Casaleggio. Al capo
dello Stato diremo che vogliamo un governo a cinque stelle e
non dei Cinque Stelle”. Ossia “un governo che abbia come
priorità l’acqua pubblica, la decrescita, la mobilità
intelligente. Non importano le persone, ma i temi”.

E il premier? “Il nome non conta – afferma – a me
piacerebbe una personalità della società civile estranea ai
partiti non condizionata dalla politica, e ce ne sono molte”.

TAGLI AI BENEFIT PARLAMENTARI
Per quanto riguarda i tagli ai benefit dei parlamentari,
Crimi ammette: “Li stiamo ancora valutando. L’obiettivo è
rivederci tutti tra tre mesi, conti alla mano, per stabilire
quali voci eliminare. Ma tratterremo solo ciò che
spenderemo”.

FUORI DALL’EURO?
Quanto alla frase di ieri di Beppe Grillo (“L’Italia è di
fatto già fuori dall’Euro”), Crimi afferma: “Non si tratta
di uscirne o meno, ma di capire la velocità degli Stati e in
base a quella attuare politiche monetarie differenti”.
(Public Policy)

VIC