REBUS GOVERNO, GRILLO: “IL MOVIMENTO 5 STELLE NON È IN VENDITA”

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(Public Policy) – Roma, 1 mar – “Il Movimento 5 stelle, i
suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in
vendita. Bersani è fuori dalla storia e non se ne rende
conto. I giochini sono finiti e quando si aprirà la voragine
del Monte dei Paschi di Siena forse del Pd-L non rimarrà
neppure il ricordo”.

In un post pubblicato nel suo blog, il leader del Movimento
5 stelle, Beppe Grillo, torna ad attaccare il leader del
centrosinistra, Pier Luigi Bersani.

“In questi giorni – scrive Grillo – è in atto il mercato
delle vacche. Al M5s arrivano continue offerte di presidenze
della Camera, di commissioni, persino di ministri. Il Pd-L
ha già identificato a tavolino le persone del movimento per
le varie cariche dando loro la giusta evidenza mediatica sui
suoi giornali e sulle sue televisioni. È il solito modo di
fare politica. Per attuarlo però ci devono essere persone
disposte a vendersi e noi non lo siamo”.

Grillo attacca anche il sindaco di Firenze: “Matteo Renzi
che come uniche credenziali ha quelle di aver fatto il
politico di professione senza nessun risultato apprezzabile
ora si candida a premier, ma non aveva perso le primarie? In
altre parole i vertici del Pd-L si stanno comportando come
dei volgari adescatori. Questa è politica? Fare
compravendita? Affermare una cosa il giorno prima e
contraddirsi il giorno dopo per convenienza post
elettorale?”.

“Il M5s – aggiunge – è composto da persone responsabili che
vogliono un cambiamento radicale della morale pubblica,
fermarlo è impossibile, in particolare con i soliti giochini
da palazzo. Il M5s voterà in aula ogni legge che risponda al
suo programma, non farà alleanze”. E continua citando il
Codice di comportamento del movimento: “I gruppi
parlamentari del Movimento 5 stelle non dovranno associarsi
con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni
su punti condivisi”.

“È stato firmato da tutti i candidati e reso pubblico agli
elettori prima delle elezioni. Queste regole erano note a
tutti, al Pd-L compreso. Se il Pd-L vuole trasformare Camera
e Senato in un Vietnam il M5S non starà certo a guardare”.
(Public Policy)

SOR

Per approfondire:“Cosa vuole il M5s? Le strategie dopo i complimenti a Napolitano”