REGOLAMENTO SENATO, NUOVO EMENDAMENTO ANTIFRAMMENTAZIONE GRUPPI

0

(Public Policy) – Roma, 12 nov – Mercoledì l’Assemblea di
Palazzo Madama esaminerà le nuove norme varate dalla Giunta
che modificano il Regolamento del Senato, sugli statuti dei
gruppi e i loro bilanci. Tra gli emendamenti presentati in
Aula, anche una proposta firmata dai due vicepresidenti
vicari del Pd e del Pdl, Luigi Zanda e Gaetano
Quagliariello, contro la frammentazione dei gruppi.

L’emendamento prevede che, “possono essere costituiti nuovi
Gruppi parlamentari nel corso della legislatura solo se
risultanti dalla fusione di Gruppi preesistenti”.
Non si potrà più dare vita, nel corso della legislatura, ad
una nuova iniziativa politica, con relativo nuovo gruppo, e
i senatori che decidono di abbandonare il proprio gruppo
dovranno andare a far parte del gruppo misto.

Sull’emendamento, il relatore, Stefano Ceccanti del Pd,
sarebbe orientato ad esprimere parere favorevole. C’è da
dire che le norme potrebbero anche essere modificate nel
corso dell’esame in Aula visto che oggi alle 19 scade il
termine per la presentazione dei sub emendamenti.

Zanda e Quagliariello hanno presentato anche un secondo
emendamento sulla composizione dei gruppi, che oltre a
confermare l’attuale soglia di dieci senatori necessaria per
poter dar vita ad un gruppo, introduce anche la possibilità
di formare mini-gruppi per tutelare le minoranze
linguistiche.

Il gruppo parlamentare “deve rappresentare un partito o
movimento politico, anche risultante dall’aggregazione di
più partiti, che abbia presentato alle elezioni del Senato
della Repubblica propri candidati con lo stesso
contrassegno, conseguendovi l’elezione di Senatori.

Ove più partiti o movimenti politici abbiano presentato alle
elezioni congiuntamente liste di candidati col medesimo
contrassegno – aggiunge l’emendamento Zanda-Quagliariello –
può essere costituito, con riferimento a tali liste,
comunque un solo Gruppo, che rappresenta complessivamente
tutti i suddetti partiti o movimenti politici. E` ammessa la
costituzione di un Gruppo risultante dall’aggregazione di
partiti o movimenti che si siano presentati alle elezioni
con diversi contrassegni, tra loro apparentati. I Senatori
che non abbiano dichiarato di voler appartenere ad un
Gruppo, formano il Gruppo misto”.

In carenza di questi requisiti, “il Consiglio di presidenza
può autorizzare la costituzione di Gruppi, purché composti
da Senatori, in numero non inferiore a cinque, appartenenti
a minoranze linguistiche tutelate dalla Costituzione e
individuate dalla legge, i quali siano stati eletti, sulla
base o in collegamento con liste che di esse siano
espressione, nelle zone in cui tali minoranze sono
tutelate”. (Public Policy)

EPA