Resocónto
di Gaetano Veninata

0

ROMA (Public Policy) -Un vicepresidente del Senato che presenta 82 milioni di emendamenti, un ministro dell’Ambiente che gli consiglia di non stamparli (per preservare, ovviamente, l’ambiente), un filosofo che dice ‘merda‘ in aula alla Camera, un senatore del Carroccio che dice “furor mutandi”..cos’altro? Ah, un vicepresidente della Camera che invita i deputati sì a votare, ma “senza slogarsi la spalla”. La settimana parlamentare, in pillole.

IL TWEET DI GALLETTI
“Oltre 80 milioni di emendamenti a #Riforme ? Almeno non stampateli! Evitare spreco carta e sfregio ad #ambiente”.

‘MERDA’
“Tutta l’estetica moderna è fondata sul primato della soggettività. Uno decide che le sue escrezioni corporali sono un’opera d’arte e le presenta alla Biennale di Venezia con il titolo: ‘Merda d’artista’. Ne capisco le ragioni, potrei spiegarle e non è che non le condivido, però capisco che sono assolutamente soggettive. È per questo che mettere tutto nelle mani del giudizio dei cosiddetti esperti è pericoloso” (Rocco Buttiglione, contestando le scelte del governo in merito alla gestione del Fondo unico per lo spettacolo)

BALDELLI E LE VOTAZIONI
“Sisto… presidente Sisto, tolga la pallina e voti con le dita… Placido… Boccuzzi… Onorevole Mucci, senza slogarsi la spalla… Dichiaro chiusa la votazione” (Simone Baldelli, in aula alla Camera, il 23 settembre)

‘FUROR’ OVUNQUE
“C’è il furor mutandi, il furor emendandi: a cosa serve cambiare per cambiare? Dove sta scritto che cambiare è bene; è un assioma: ciò che c’è non va bene, ciò che verrà cambiato deve andare bene per forza. Cos’è questo: il Governo del cambiamento?” (Sergio Divina, senatore della Lega Nord, parlando di riforme costituzionali). (Public Policy)

@VillaTelesio