Resocónto

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – In periodo in cui vanno molto di moda trumpismo e putinismo (o, altra faccia della stessa medaglia, trumpofobia e putinofobia) il dibattito parlamentare sull’adesione del Montenegro alla Nato ha assunto toni interessanti, soprattutto per quanto riguarda le posizioni di due gruppi fortemente critici nei confronti dell’Alleanza atlantica e della strategia occidentale nei confronti della Russia: Lega NordMovimento 5 stelle (che chiede, dal blog di Grillo, che l’adesione alla Nato venga “sottoposta al giudizio degli italiani”).

Vale la pena, dunque, rileggersi le dichiarazioni di voto sul ddl di ratifica dell’accordo, martedì in aula alla Camera:

Maria Edera Spadoni (M5s): “Credo che più che adesioni di Paesi alla Nato dovremmo parlare del ruolo che ha la Nato in questo momento. Il Movimento 5 stelle è fortemente contrario all’ingresso di qualunque Paese nell’Alleanza, considerato che questa ha cessato di essere un organismo impegnato nel peacekeeping. La Nato è alla base della strategia di guerra preventiva messa in atto in questi anni e ha portato alla degenerazione di crisi come per esempio quella siriana”.

“Oltre a questo […] sta portando l’Europa a una guerra fredda e ad una situazione di tensione con un possibile partner strategico come è la Russia, che non si sa esattamente dove ci porterà. Per questo, noi non possiamo che essere fortemente contrari a qualsiasi tipo di accordo che in un qualche modo allarghi la sfera della Nato ad altri Paesi”.

Gianluca Pini (Lega Nord): “Noi non è che vogliamo interrompere l’adesione del Montenegro, anche perché è un caso unico, è il primo Paese balcanico che viene a far parte in maniera ufficiale. Il problema è che gli scenari politici sono radicalmente mutati, a dispetto di tutta una serie di radical chic, che sono anche in quest’aula”.

“Quindi, noi avevamo fatto solo un ragionamento – ed è per questo che ci asterremo dalla votazione finale della ratifica di questo accordo – sull’attesa di qualche giorno, per vedere se dopo l’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, Trump, ci sarà o meno una rivisitazione di quelli che saranno i ruoli chiave della Nato”. (Public Policy)

@VillaTelesio