ROMA (Public Policy) – Dovrebbe arrivare nel Cdm del 28 gennaio il decreto con la riforma delle Bcc, annunciato da Matteo Renzi sul finire del 2015, e su cui i lavori sono ancora in corso al Mef. Lo riferiscono fonti di governo.
La scorsa settimana le Bcc avevano comunicato l’accordo sull’autoriforma e in particolare sul nodo della governance scegliendo l’opzione dell’unica capogruppo del futuro gruppo bancario cooperativo.
Su questo si dovrebbe basare il decreto del governo, su un’architettura che rafforza le finalità mutualistiche, mantiene i centri decisionali delle singole Bcc nei rispettivi territori grazie alla adesione ad una capogruppo mediante un “contratto di coesione” che prevede un’autonomia correlata a criteri di meritevolezza (risk based approach). (Public Policy) VIC