Riforme, replica di Renzi: 3% parametro anacronistico, ma nessun sforamento

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ROMA (Public Policy) – “La questione europea è questione prettamente politica, senza cambi non ci saranno riforme”. Inizia così la replica del premier Matteo Renzi in Aula alla Camera, dopo la sua informativa in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 20 e 21 marzo 2014 e gli interventi dei deputati.

LA QUESTIONE DEL 3%
“Quando si sta dentro un dibattito politico, e si sta dentro un partito dove si discute senza espulsioni, c’è una caratteristica: quella di provare ad affrontare i problemi, di studiarli, di conoscerli meglio e cercare di farsi un’opinione. Il 3% come parametro è oggettivamente un parametro anacronistico – dice il premier rivolto ai deputati del Movimento 5 stelle – Ma c’è un passaggio in più nella discussione dei partiti democratici: com’è nato il 3%? Risale a Maastricht, e il premier che rappresenta un governo e degli impegni non è persona diversa da quella che ha delle proprie idee politiche”.

“Ma nel momento in cui ha il compito istituzionale di rappresentare un Paese – continua Renzi – prima di tutto di fronte ai partner europei garantisce il rispetto degli impegni. Quello che sfugge non è la discussione su sopra o sotto il 3%”, perchè “non ci sarà nessuno sforamento da parte nostra”, al massimo il governo verificherà “se sarà necessaria una modifica dal 2,6 al 3%. Vorrei che ci fosse un approfondimento tra di noi, su questo tema. Anche perchè molti Paesi sono fuori da questa percentuale, come la Francia che è al 4,2%”.

VALORIZZARE IL RUOLO DELL’OCSE
“Sulla politica estera, confermo l’intenzione del governo italiano di valorizzare molto il ruolo dell’Ocse come luogo capace di costituire una piattaforma di dialogo e uno spazio di discussione con le parti coinvolte”.

LE COPERTURE PER LE RIFORME
“Le coperture e le discussioni che abbiamo avuto nel corso di queste settimane troveranno negli atti una naturale concretizzazione, ed essendoci dati delle scadenze trovo difficile non prendere atto che saranno le prossime settimane a dirci” se queste coperture ci saranno o meno.

GOVERNO ATTENTO SUI TEMI DELLA PAC
Renzi ha confermato l’attenzione del governo “sui temi della Pac (Politica agricola comune; Ndr) e sui prodotti dell’italian sounding (ovvero l’utilizzo di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia per promozionare e commercializzare prodotti in realtà non riconducibili al nostro Paese; Ndr) che sono una piaga ma anche una gigantesca opportunità”.

LE GRANDI FAMIGLIE EUROPEE
La deputata del Psi, Pia Locatelli, si congratula con il premier per l’ingresso del Pd nel Pse, e Renzi risponde: “Non sottovaluto come altre componenti di questo governo si riconoscono nel Ppe, stante la naturale peculiare di questo esecutivo. È importante però evidenziare che l’appartenenza a delle famiglie europee è il presupposto per dare un valore politico alle questioni di cui stiamo discutendo”.

L’ATTACCO ALLA LEGA NORD
“Vorrei sottolineare – dice Renzi rivolto a Guido Guidesi della Lega Nord che lo aveva accusato di fare televendite con le slide – che le televendite esistevano anche prima la creazione di powerpoint e se powerpoint vi fa questo effetto c’è un problema tra l’innovazione e la Lega Nord. Sostenere che un Paese come l’Italia, che ha fondato l’Europa, con dei numeri straordinariamente rilevanti, debba andare in Europa con il cappello in mano come ha detto Salvini (Matteo, segretario federale del Carroccio; Ndr), umilia quegli imprenditori del Nord Est che sono il punto di forza del Paese e che noi andiamo a rappresentare”. (Public Policy)

GAV