Ue, ok del Consiglio Giustizia a nuove regole sulla bancarotta

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ROMA (Public Policy) – Ok alla modernizzazione delle regole europee sull’insolvenza transfrontaliera, con una disciplina più efficace in grado di aiutare maggiormente le aziende a superare le difficoltà finanziarie e a proteggere il diritto dei creditori nel recupero dei propri soldi. É quanto si legge in una nota della Commissione europea in merito all’appoggio dato dal Consiglio di Giustizia, organo che riunisce i ministri della Giustizia degli Stati membri, sulla proposta dell’esecutivo europeo del dicembre 2012 (oggi il riferimento giuridico è al regolamento sull’insolvenza 1346 del 2000).

Secondo Viviane Reding, commissario per la Giustizia, l’accordo odierno sulla modernizzazione della normativa pone le basi per offrire condizioni migliori alle imprese e ai creditori, consentendo una maggiore imprenditorialità in Europa e uno stimolo della crescita dell’occupazione. Le nuove regole, come si legge ancora nella nota della Commissione, permetteranno di rendere più facile la ristrutturazione delle aziende nel contesto transfrontaliero, aumenteranno la certezza giuridica stabilendo norme chiare per determinare la competenza giurisdizionale e miglioreranno l’informazione dei creditori, obbligando gli Stati membri a pubblicare le informazioni chiave sulle procedure di insolvenza in registri elettronici e accessibili via web. Per l’esecutivo le nuove regole sulla bancarotta segnano un importante passo verso l’attuazione di una “cultura del salvataggio” e si porterà il diritto fallimentare in Europa “in linea con il 21esimo secolo”.

I PROSSIMI PASSI Ora il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione dovranno dovranno avviare negoziati per raggiungere un accordo su un testo definitivo, la cui adozione, si legge ancora nella nota, “è prevista entro la fine dell’anno”.

I NUMERI La Commissione riporta come “ogni anno 50mila aziende siano coinvolte in procedure di insolvenza transfrontaliera”, coinvolgendo 1,7 milioni di posti di lavoro. “Circa una bancarotta su quattro nell’Ue – conclude la nota – ha elemento transfrontaliero”. (Public Policy)

IAC