Acqua di rubinetto potabile in tutta l’Ue: il punto sulla direttiva

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Acqua di rubinetto potabile in tutta l’Ue. Questo l’obiettivo della revisione della direttiva sull’acqua potabile, sulla quale il Consiglio Ambiente ha adottato formalmente venerdì scorso la sua posizione in prima lettura, sulla base del compromesso raggiunto nei negoziati tra il Consiglio e il Parlamento europeo.

Le nuove norme – ricorda una nota del Consiglio – aggiornano gli standard qualitativi previsti per l’acqua potabile e introducono un approccio basato sul rischio ed efficace sotto il profilo dei costi per quanto concerne il monitoraggio della qualità dell’acqua. Il Consiglio ha inoltre introdotto requisiti minimi di igiene per i materiali che entrano a contatto con l’acqua potabile, ad esempio le condutture. L’obiettivo è migliorare la qualità di questi materiali per proteggere la salute umana ed escludere qualsiasi contaminazione.

La posizione del Consiglio risponde inoltre alla crescente preoccupazione per gli effetti degli interferenti endocrini, dei prodotti farmaceutici e delle microplastiche sulla salute umana istituendo un meccanismo dell’elenco di controllo.

“L’elenco di controllo – evidenzia il Consiglio – consentirà all’Ue di dare seguito, in modo dinamico e flessibile, alle nuove conoscenze su queste sostanze e la loro rilevanza per la salute umana”.

LE PROSSIME TAPPE

La revisione è conseguenza diretta dell’iniziativa dei cittadini europei “Right2Water”, la prima in assoluto ad avere successo. La Commissione ha adottato la proposta di rifusione della direttiva sull’acqua potabile il 1º febbraio 2018. Il 5 marzo 2019 il Consiglio ha adottato la sua posizione sulla proposta, seguita dai negoziati tra i colegislatori. Il 18 dicembre 2019 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio, confermato dagli ambasciatori degli Stati membri presso l’Ue il 5 febbraio 2020.

La posizione del Consiglio in prima lettura concernente la direttiva sull’acqua potabile, che è stata adottata venerdì, rispecchia il compromesso raggiunto nei negoziati tra il Consiglio e il Parlamento europeo, con il contributo della Commissione. Una volta adottate, le modifiche all’attuale direttiva sull’acqua potabile ovvieranno a tutte le carenze individuate nella valutazione Refit e aumenteranno notevolmente il livello di protezione dell’ambiente e della salute umana dagli effetti nocivi della contaminazione dell’acqua potabile.

Tale posizione sarà ora trasmessa al Parlamento europeo e sarà oggetto di un annuncio durante la plenaria del Parlamento europeo, di una votazione in sede di commissione per l’ambiente e, da ultimo, di una votazione da parte della plenaria. Conformemente alla lettera del 18 febbraio 2020, inviata al presidente del Comitato dei rappresentanti permanenti dal presidente della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo, quest’ultimo dovrebbe, in seconda lettura, approvare la posizione del Consiglio in prima lettura senza emendamenti. La direttiva entrerà quindi in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. (Public Policy / Policy Europe) NAF