ROMA (Public Policy) – “La attuale disciplina nazionale e regionale delle agenzie di viaggio e turismo e del direttore tecnico alle stesse preposto appare produrre, così come ad oggi configurata, una serie di restrizioni della concorrenza ingiustificate e discriminatorie. L’Autorità auspica, pertanto, che il legislatore nazionale intervenga sulla materia al fine di affermare con chiarezza il principio della libertà di accesso ed esercizio dell’attività di intermediazione turistica tramite agenzia di viaggio nonché l’eliminazione di vincoli ingiustificati relativi alla figura del direttore tecnico”.
È quanto si legge nel bollettino Antitrust in riferimento alla legislazione sulle agenzie di viaggio.
Un intervento, quello richiesto, che, secondo la stessa Autorità, “si porrebbe in linea con il Piano strategico del turismo 2017-2022“, approvato dal Cdm la scorsa settimana che, tra i suoi obiettivi, include il rendere “più efficiente, semplice, razionale e rispondente ai fabbisogni il sistema delle regole del turismo italiano, definendo le innovazioni necessarie di tipo normativo e regolamentare in modo partecipato con i diversi livelli territoriali coinvolti, anche per ridurre gli oneri burocratici”.
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FRA