ROMA (Public Policy) – Recupero delle case e immobili abbandonati da almeno quindici anni per riutilizzarli come biblioteche, scuole e case popolari, palestre o centri culturali, di ascolto e assistenza. In che modo? Con interventi di “autorecupero” dei cittadini uniti in cooperative, consorzi o associazioni. E’ una delle proposte di legge assegnate alla commissione Ambiente alla Camera durante questa legislatura.
La pdl, presentata il 1° febbraio di quest’anno, è stata proposta dal Movimento 5 stelle, in particolare dalla deputata Roberta Lombardi. Il provvedimento punta a inserire nel nostro ordinamento una nuova legge che permetta ai cittadini di recuperare immobili abbandonati per poi riutilizzarlo per fini sociali , servizi di assistenza e di ricreazione per la collettività.
Non solo gli immobili recuperati potranno essere destinati a chi è senza una casa o un alloggio adeguato.
DARE UNA CASA A CHI NON CE L’HA
Tra gli obiettivi c’è quello “di fare fronte al disagio abitativo, di garantire il diritto a un alloggio adeguato e salubre ai soggetti che non hanno adeguate garanzie bancarie per accedere al mercato degli immobili ad uso abitativo”.
Non solo, l’autorecupero dell’edilizia abbandonata punta a prevenire e ridurre il consumo di suolo, a favorire il miglioramento del rendimento energetico degli edifici, a garantire servizi di utilità sociale e culturale, nonché di recuperare il valore sociale della partecipazione dei cittadini alla comunità.
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SOR