Un’alternativa alle casette, nel nuovo decreto Terremoto

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di Fabio Napoli

ROMA (Public Policy) – “Le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, sono autorizzate, ad acquisire al patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica, nei rispettivi ambiti territoriali, immobili ad uso abitativo agibili da destinare temporaneamente alle popolazioni residenti in edifici distrutti o danneggiati dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 situati nelle zone rosse o dichiarati inagibili con esito di rilevazione dei danni di tipo E o F secondo la procedura Aedes”.

Lo prevede una bozza del decreto Terremoto, approvato dal Governo nell’ultimo Consiglio dei ministri, e di cui Public Policy ha preso visione.

La norma prevede che questa forma di assistenza sia alternativa a quella della realizzazione delle strutture abitative di emergenza (Sae), le cosiddette casette, “le quali – si legge nella relazione illustrativa – hanno carattere provvisorio e andrebbero rimosse al termine del loro utilizzo“.

Per il Governo questa misura avrebbe “un impatto finanziario e sul territorio di entità nettamente inferiore a quello derivante dalla realizzazione e posa in opera delle Sae”. Le proposte di acquisizione sono sottoposte alla preventiva approvazione del capo del dipartimento della Protezione civile “previa valutazione di congruità sul prezzo convenuto resa dallente regionale competente in materia di edilizia residenziale pubblica”.

Al termine della destinazione all’assistenza temporanea la bozza di dl prevede che la proprietà degli immobili acquisiti “può essere trasferita senza oneri al patrimonio di edilizia residenziale pubblica dei Comuni nel cui territorio sono ubicati”. (Public Policy)

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