(Public Policy) – Roma, 14 nov – I prestiti delle banche
alle imprese nell’ultimo anno sono diminuiti, secondo
un’analisi della Cgia di Mestre, del 4,1%: un tasso che
equivale a una riduzione dei finanziamenti per 41 miliardi
di euro.
Tuttavia, segnala l’associazione dei piccoli artigiani e
piccole imprese, per le istituzioni finanziarie (ovvero per
le società di intermediazione mobiliare, le società
fiduciarie di gestione, le società di finanziamento e le
società di investimento a capitale variabile) e le
amministrazioni pubbliche, i prestiti erogati dagli istituti
di credito sono cresciuti rispettivamente del 20,5% (pari a
40,2 miliardi di euro) e del 4,7% (+ 12,2 miliardi).
C’è stata dunque una riallocazione dei prestiti da settore
a settore, poiché, di fatto, nell’ultimo anno le banche
hanno mantenuto pressoché uguale l’ammontare dei prestiti
complessivi erogati al mercato (+0,3%). Le uscite sono state
rimodulate privilegiando le finanziarie e la pubblica
amministrazione a scapito delle assicurazioni, delle imprese
e delle famiglie.
Non un fatto necessariamente negativo, ha commentato il
segretario di Cgia Mestre Giuseppe Bortolussi, almeno per
quanto riguarda le pa. “Molte perplessità – ha tuttavia
dichiarato – emergono invece dalla lettura dei dati riferiti
alle istituzioni finanziarie. Ho l’impressione che gli
istituti di credito abbiano privilegiato le finanziarie
perché hanno trasferito su queste ultime i rischi legati al
forte aumento delle sofferenze bancarie registrato in questo
ultimo periodo. Con il pericolo che questa operazione
contribuisca ad aumentare la finanziarizzazione
dell’economia”.
I PRESTITI SETTORE PER SETTORE
Tra il settembre 2011 e lo stesso mese di quest’anno,
l’aumento dei prestiti è stato dello 0,3%. In termini
assoluti l’importo complessivo erogato ha toccato i 2.395
miliardi di euro. Oltre alle altre istituzioni finanziarie e
alla Pubblica amministrazione, l’altro settore che ha
registrato un incremento positivo dei prestiti elargiti
dagli istituti di credito è stato quello delle istituzioni
senza scopo di lucro (+1,7%).
Tra i settori che assieme alle imprese hanno registrato una
contrazione dei prestiti Cgia Mestre segnala le famiglie
consumatrici (-0,4% pari a 1,9 miliardi di euro in meno) e
le assicurazioni (-23,7% pari a 6,25 miliardi di euro in
meno).
Pressoché stabile la situazione registrata dalle
istituzioni finanziarie e monetarie (ovvero le banche, i
fondi comuni monetari, gli istituti di moneta elettronica e
la Cassa depositi e prestiti): la riduzione è stata dello
0,1% (pari a -326 milioni di euro).(Public Policy)
LEP