(Public Policy) – Roma, 8 feb – Da ieri a Bruxelles
i capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi dell’Unione europea
sono riuniti per definire il bilancio comunitario 2014-2020.
Sul tavolo ci sono i tagli che vogliono fare in primis
Germania e Regno Unito. Il presidente del Consiglio europeo,
il belga Herman Van Rompuy, si è impegnato a trovare un
compromesso accettabile da tutti.
Il Qfp (Quadro finanziario pluriennale) contempla le regole
che l’Ue si dà per garantire che le spese siano decise non
oltrepassando le risorse. L’iter che segue il bilancio
europeo è stato sintetizzato dal ministero delle Politiche
agricole e precisamente dal dipartimento delle Politiche
europee e internazionali.
Prima dell’inizio di ciascun esercizio finanziario che
ricade nel ciclo pluriennale, il Parlamento europeo ed il
Consiglio, deliberando secondo una procedura legislativa
speciale, stabiliscono il bilancio annuale dell’Unione nei
limiti delle risorse proprie e nel rispetto dei massimali di
spesa previsti dal quadro finanziario pluriennale.
L’insieme di regole recate sul quadro finanziario
pluriennale 2014-2020 rappresenta il cosiddetto “pacchetto
Qfp”, costituito dalle seguenti proposte: un regolamento sul
Qfp; cinque atti giuridici sulle risorse proprie
dell’Unione; circa 70 atti settoriali, di cui sette
regolamenti sulla Politica agricola comune (Pac).
REGOLAMENTO SUL QFP
Fissa i massimali annui degli stanziamenti per impegni,
suddivisi per categoria di spesa, ed il massimale annuo per
pagamenti: stabilisce, in sostanza, gli importi massimi che
l’Ue può impegnare nell’arco dell’intero ciclo pluriennale.
La finalità principale del regolamento sul Qfp è quindi
quella di allocare le risorse di bilancio tra i diversi
settori di intervento dell’Unione europea, secondo le
priorità politiche stabilite in fase di negoziato.
Tale regolamento viene adottato dal Consiglio che delibera
all’unanimità previa approvazione del Parlamento europeo,
che si pronuncia a maggioranza dei membri che lo compongono.
Il Consiglio europeo può tuttavia adottare all’unanimità
una decisione che consente al Consiglio dell’Unione europea
di deliberare a maggioranza qualificata.
Il Consiglio dell’Unione
europea, detto anche Consiglio Ue, riunisce i ministri dei
27 Paesi per adottare normative e coordinare politiche; il
Consiglio europeo (che si riunisce oggi e domani) comprende
i capi di Stato e di Governo dei 27 che decidono circa
quattro volte l’anno le priorità politiche; si tenga
presente, inoltre, che il Consiglio d’Europa non è una
istituzione della Ue.
RISORSE PROPRIE
Le disposizioni relative al sistema delle risorse proprie
dell’Unione sono adottate mediante decisione dal Consiglio,
che delibera secondo una procedura legislativa speciale,
all’unanimità e previa consultazione del Parlamento europeo.
Tale decisione entra in vigore solo previa approvazione
degli Stati membri, conformemente alle rispettive norme
costituzionali.
Le proposte della Commissione per il 2014-2020 prevedono,
riguardo alle risorse proprie, alcune novità di rilievo, che
tuttavia sono oggetto di ampio dibattito e forti resistenze
in ambito di Consiglio.
ATTI SETTORIALI
Costituiscono l’insieme delle regole di settore che
definiscono come viene utilizzata la quota di risorse
proprie allocate dal regolamento sul Qfp nella rubrica di
competenza.
Per quanto concerne la Politica agricola comune, la
Commissione europea ha presentato sette proposte
legislative, di cui le principali quattro riguardano la
riforma delle disposizioni sui pagamenti diretti, le misure
di mercato, il sostegno allo sviluppo rurale e le regole per
il finanziamento, la gestione ed il monitoraggio della Pac.
LA PROCEDURA NEGOZIALE
I negoziati sull’intero pacchetto Qfp 2014-2020, iniziati
nel 2011 dopo la presentazione delle proposte da parte della
Commissione, procedono lungo un duplice percorso, politico e
legislativo.
Dopo una prima fase di chiarimento politico, nel corso
della quale sono state approfondite le proposte della
Commissione, le diverse presidenze dell’Unione europea
succedutesi negli ultimi mesi (Polonia, Danimarca e Cipro)
hanno elaborato una serie di documenti tecnici denominati
negotiating box, attraverso cui hanno tentato di esplorare
in ambito Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti)
su quali elementi si potesse delineare un eventuale accordo.
Una volta raggiunto l’accordo politico (che dovrebbe essere
trovato nella maratona di oggi e domani), la fase
legislativa proseguirà per l’intero pacchetto Qfp con
l’adeguamento delle proposte legislative settoriali a quanto
stabilito in fase di accordo. (Public Policy)
SPE