Brevetti, il nuovo Codice è pronto per l’aula: le novità

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ROMA (Public Policy) – Si appresta ad approdare in aula al Senato il ddl di modifica al Codice della proprietà industriale, approvato la scorsa settimana in commissione Industria.

Il provvedimento introduce un generale divieto di registrazione come marchi di segni evocativi, usurpativi o imitativi di indicazioni geografiche e di denominazioni di origine protette, in base alla normativa statale o dell’Unione europea, inclusi gli accordi internazionali di cui l’Italia o l’Unione europea sono parte. Previsto poi nel Codice, la protezione temporanea dei disegni e dei modelli che figurano in una esposizione, ufficiale o ufficialmente riconosciuta, tenuta nel territorio dello Stato o di uno Stato estero con il quale si abbiano accordi reciprocità di trattamento.

In commissione è stata poi stabilita una novità rilevante. È stato ‘ribaltato’, infatti, l’approccio relativo alla titolarità delle invenzioni dei ricercatori delle università e degli enti pubblici di ricerca, stabilendo che i diritti nascenti dall’invenzione spettino alla struttura di appartenenza dell’inventore, a meno che la stessa struttura non ne abbia interesse.

La norma – che di fatto supera il cosiddetto ‘professor’s privilege’ – si applica quando l’invenzione industriale è fatta in ambito universitario (anche da personale con contratto di un rapporto di lavoro a tempo determinato). In sede redigente è stato abrogato il comma che prevedeva l’applicazione della disciplina anche agli organismi che svolgono attività di ricerca e di promozione delle conoscenze tecnico-scientifiche senza scopo di lucro e alle università non statali legalmente riconosciute, che, tuttavia, sono state riportate nel perimetro di applicazione della norma.

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FRA