Lo Spillo

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In un mondo globalizzato fatto di mercati sterminati, a fronte del tessuto imprenditoriale di medie, piccole e micro aziende italiane, la collaborazione tra imprenditori non è più un optional. Da una parte, ridurre i livelli decisionali, centralizzare le funzioni, unificare le rappresentanze degli interessi, aumenta la qualità e riduce i costi dei servizi forniti dalle varie associazioni territoriali. Dall'altra, attraverso il coordinamento del "localismo economico", la fusione dei distretti, l'implementazione dei contratti di filiera, è possibile superare le crisi di identità delle rappresentanze intermedie

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Tasse e morte in Italia non sono accomunate solo per essere le uniche certezze della vita, ma anche perché il fisco italiano, come la dipartita, non sai mai quando arriva, come arriva e quanto sarà il dolore. Quasi 20 milioni di proprietari di casa si apprestano a pagare l’acconto sulla Tasi (un totale di 2,4 miliardi) e altri 25 milioni la prima rata dell’Imu (9,7 miliardi). Ma, pur avendo evitato il caos dello scorso anno, regna comunque l’incertezza. Innanzitutto perché le scadenze si sommano tra loro nello stesso giorno, e anzi si triplicano se si contano le dichiarazioni afferenti al modello "Unico"

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Se un'autorità di controllo dice che i suoi stessi controllati sono soggetti a troppe regole, evidentemente qualcosa non va. Giuseppe Vegas, presidente Consob, si è lamentato dei molti vincoli per le nostre banche e, soprattutto, ha invocato un diverso atteggiamento di Bruxelles nei loro confronti. Come ha sostenuto anche Ignazio Visco, infatti, regole eccessive frenano l'economia e bisogna evitare "in questa fase di incerta ripresa, di attenuare la capacità complessiva di erogare credito". E in questo caso sono proprio le norme europee a penalizzarci

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L'intenzione, probabilmente, era soltanto quella di mandare un messaggio che suonasse come musica alle orecchie dell'elettorato moderato, verso il quale sente di aver un po' perso la capacità attrattiva proprio alla vigilia delle regionali. Ma l'uscita di Renzi sul "sindacato unico" rivela tutta la fragilità della politica italiana, ferma a dibattiti tanto vecchi quanto inutili. Da un lato c'è l'infelicità di quella parola, "unico", termine equivoco che presta facilmente il fianco a speculazioni. Dall'altro lato, sconforta la reazione, improntata al solito riflesso condizionato del "politicamente corretto"

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Siamo sempre pronti ad attribuire ogni colpa all’Unione europea, scaricando su di essa anche le nostre mancanze. I (pochi) casi in cui sfruttiamo al meglio l’essere parte integrante dell’Europa, invece, passano spesso sotto silenzio. Ad esempio, dimentichiamo che l’Italia è il maggiore beneficiario delle misure antidumping imposte da Bruxelles, come ha specificato il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, rispondendo in aula alla Camera a un’interpellanza del Partito democratico

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Quanto sia variabile lo scenario, dopo la sentenza della Consulta sulle pensioni, è testimoniato dal fatto che, in soli 3 giorni, 400 mila lavoratori sono andati sul sito dell'Inps a vedere quanto prenderanno tramite lo strumento "la mia pensione", appena lanciato dal neo presidente. Esperienza copiata da quella ormai consolidata della Cipag, la Cassa di previdenza dei geometri, che ha da anni istituito, con lo stesso scopo, la "busta arancione". Lo stesso presidente Cipag, Fausto Amadasi, ha ammesso che, sotto la spada di Damocle delle sentenze, è difficile programmare

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La scuola italiana non se la passa bene. Anzi, sta proprio a pezzi. Però è strano rilevare come ogni proposta di riforma, piccola o grande che sia, provenga da destra, dal centro o da sinistra, generi immediatamente scioperi e proteste, come per riflesso automatico, come se l'unica riforma giusta in questo Paese sia sempre quella che non si fa. Il ddl su #labuonascuola è in Commissione Cultura alla Camera, con 2100 emendamenti da esaminare, un percorso parlamentare ancora agli albori e la possibilità di numerose modifiche ma, come se tutto fosse già deciso, sono partite le proteste

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Se fosse boxe, sarebbe un uno-due micidiale. In appena dieci giorni il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, è uscito a testa alta da due procedimenti giudiziari in cui era entrato come accusato – e per qualcuno magari già colpevole – prendendosi due sonore rivincite. La prima è nei confronti di Carlo De Benedetti, che lo aveva accusato di diffamazione a mezzo stampa per un’intervista del 2013; la seconda, nel processo sui dossier illeciti di Telecom Italia, dove è stato accusato di ricettazione

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In Sicilia serve meno autonomia. Frammentare eccessivamente i centri decisionali, infatti, rende ancor più difficile individuare competenze e responsabilità. Ciò accade sia dopo i disastri, come in questi casi, sia nella programmazione e nella realizzazione dei progetti e dei lavori, come dimostra il fatto che gran parte dei fondi europei restano inutilizzati per l'eccessiva parcellizzazione dei poteri decisionali. Bisogna invertire la rotta, iniziando ad ammettere gli errori e assumendosi le proprie responsabilità. Come nel privato, così nel pubblico

Quantificare gli sprechi: confronto Italia-Francia

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La spesa totale italiana deriva dalla somma di tre categorie 'qualitative' differenti di spesa sostenute per le opere pubbliche: 1. i costi necessari per la realizzazione delle opere utili; 2. gli extracosti, evitabili, sostenuti per la realizzazione delle opere utili; 3. i costi e gli extracosti, evitabili, generati dalla realizzazione di opere pubbliche inutili. È possibile stimare, quanto meno per ordine di grandezza, l'ammontare della prima categoria rispetto all'ammontare congiunto della seconda e della terza?

Opinioni

I nuovi equilibri da testare a Bruxelles

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di Francesco Galietti* ROMA (Public Policy) – Il Parlamento europeo riprenderà le sue sessioni la prossima settimana, ma tra i raggruppamenti principali non si è...