ROMA (Public Policy) – “Si rileva preliminarmente – come da più parti segnalato nel corso delle audizioni rese dinanzi alla commissione – l’obsolescenza del sistema estimativo catastale, in quanto fondato su una base normativa, mai sostanzialmente modificata, risalente al 1939 (legge 11 agosto 1939, n. 1249), costruita in un contesto assai differente dall’attuale, e su una revisione generale degli estimi del catasto edilizio urbano risalente al periodo 1988-89″. Iniziano così, secondo una bozza di relazione di cui Public Policy ha preso visione, le conclusioni che saranno votate questa mattina in commissione bicamerale Anagrafe tributaria sull’indagine conoscitiva in materia di riforma della fiscalità immobiliare, ovvero del catasto.
Tante le proposte della commissione alla fine del lungo periodo di audizioni: si va dalle peculiarità dell’auspicata riforma del catasto all’estensione della cedolare secca, ad auspicate misure di semplificazione quale, tra tutte, l’Imu “precompilata”.
CASSETTO IMMOBILI
La commissione bicamerale, si legge nel documento che sarà posto domani ai voti, esprime la necessità di creare un “cassetto” che contenga tutti i dati relativi a ogni specifico immobile.
ANAGRAFE IMMOBILIARE INTEGRATA
Altro obiettivo segnato dalla commissione è quello di compiere la piena attuazione dell’anagrafe immobiliare integrata. “L’attività relativa all’Anagrafe immobiliare integrata costituisce sicuramente la “spina dorsale” dell’intero sistema di costruzione del “cassetto” dell’immobile – si legge nella bozza di conclusioni – e si auspica quindi che l’integrazione delle banche dati, già in possesso dell’Agenzia, avvenga entro i tempi previsti”.
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VIC