BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Undici Stati membri, compresa l’Italia, devono ancora ratificare il Ceta, l’accordo economico e commerciale globale Ue-Canada, di cui mercoledì ricorreva il quinto anniversario della sua applicazione provvisoria. Nel dettaglio – fa sapere la Commissione Ue – gli Stati membri che ancora devono ratificarlo sono: Belgio, Bulgaria, Germania, Irlanda, Grecia, Francia, Italia, Cipro, Ungheria, Polonia e Slovenia.
In occasione del quinto anniversario dalla sua entrata in via provvisoria, proprio a causa della mancata ratifica da parte di alcuni Stati membri, la Commissione ha evidenziato come il Ceta abbia prodotto una crescita economica sostenibile e posti di lavoro per l’Ue. Il commercio bilaterale di merci tra l’Ue e il Canada – rileva Bruxelles – è aumentato del 31% negli ultimi cinque anni raggiungendo i 60 miliardi di euro, con una crescita ancora maggiore del 41% nel commercio di prodotti alimentari e agricoli. Le esportazioni di beni dell’Ue in Canada sono aumentate del 26% dall’entrata in vigore del Ceta.
Gli scambi bilaterali di servizi sono aumentati dell’11%, mentre le aziende canadesi investono più di 240 miliardi di euro nell’Ue, “creando ulteriori opportunità di lavoro e aiutando le imprese e la crescita”, evidenzia ancora Bruxelles. “Il Ceta è uno degli accordi commerciali più ecologici, inclusivi e sostenibili mai firmati – prosegue la Commissione -. Con forti disposizioni su clima, ambiente e lavoro, mira anche a far crescere il commercio di beni, tecnologie e servizi rispettosi del clima”. Il commercio bilaterale totale di beni ambientali è cresciuto del 27% da 4,6 miliardi di euro a 5,9 miliardi di euro nel 2021.
Il Ceta ha inoltre concesso all’Ue un accesso privilegiato alle materie prime canadesi: ha eliminato i dazi, vietato i controlli sulle esportazioni e ridotto i rischi della filiera anche in periodi di forte domanda. Le importazioni dell’Ue di metalli di base dal Canada sono aumentate del 143% tra il 2016 e il 2021, mentre le importazioni di minerali sono aumentate del 131%. Il Ceta – rileva infine la Commissione – ha anche creato un quadro per il commercio di energia con un partner affidabile e che la pensa allo stesso modo. Le importazioni di energia dell’Ue dal Canada sono aumentate del 70% tra il 2016 e il 2021.