La commissione Ecomafie ha approvato la relazione sui rifiuti radioattivi

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ROMA (Public Policy) – di Fabio Napoli – La commissione d’inchiesta sui rifiuti ha approvato all’unanimità la relazione sui rifiuti radioattivi in Italia e sulle attività connesse. Il testo sarà depositato nei due rami del Parlamento ma, con tutta probabilità, sarà la Camera a discutere la relazione sulla quale potrebbe essere votata una risoluzione.

“Rispetto alla Sogin sono emersi sicuramente dati positivi su tutta una serie di aspetti poco chiari che, con la nuova gestione, sono stati risolti – ha spiegato a Public Policy il presidente della commissione Alessandro Bratti (Pd) – Tuttavia abbiamo riscontrato delle difficoltà nel rispetto del cronoprogramma che si sono dati per il decommissioning“.

Bratti ha anche parlato di “diatribe tra il presidente di Sogin e l’amministratore delegato che danno l’idea di uno stato di fibrillazione che certo non fa bene”.

Gli altri due punti critici che la relazione mette in evidenza, ha spiegato Bratti, sono i ritardi nella messa in funzione dell’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, per cui devono ancora essere nominati i vertici; e i 10 milioni stanziati per la messa in sicurezza del deposito nucleare Cemerad di Statte (in provincia di Taranto), che aspettano di essere spesi.

Sempre nell’ultima seduta è stata presentata la prima proposta di relazione territoriale sulla regione Liguria, che verrà approvata in commissione entro il 20 ottobre per essere poi discussa, con tutta probabilità, al Senato. (Public Policy)

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