ROMA (Public Policy) – Un’officina in grado di produrre farmaci in conformità con i più elevati standard di qualità, di assicurare una risposta pronta e sicura, con una grande flessibilità, che consente di produrre medicinali in varie forme e a vari livelli di scala (da quello della farmacia a quello industriale).
Questi i punti di forza dello Stabilimento chimico farmaceutico militare secondo il colonnello Antonio Medica, direttore dello stesso istituto.
Tra i punti di criticità, invece: i costi necessari per mantenere pronti ed efficienti i reparti di produzione; l’età media del personale, che è elevata; il progressivo pensionamento senza sostituzione di personale altamente specializzato; l’incertezza dell’organigramma.
È quanto emerge dalla relazione del presidente della commissione Difesa alla Camera, Francesco Garofani (Pd), sulla missione svolta a Firenze il 18 febbraio 2016 per visitare lo Stabilimento chimico farmaceutico militare.
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NAF