COMMISSIONI, DI MAIO (M5S): POLTRONISTI? INOPPORTUNO. MA VOGLIAMO LA RAI

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COMMISSIONI, DI MAIO (M5S): POLTRONISTI? INOPPORTUNO. MA VOGLIAMO LA RAI

Foto – La Presse

(Public Policy) – Roma, 8 mag – Sel vi accusa di
poltronismo“, dopo il pienone sulle commissioni, proprio
voi stellati che siete arrivati con l’apriscatole in
Parlamento? Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera del
M5S, prima sorride poi risponde così, prima di salire al
gruppo: “L’accusa di poltronismo è da respingere al
mittente, perché noi rinunciamo all’indennità di carica, io
come vicepresidente a 4 mila euro di indennità al mese, lo
stesso faranno i nostri vicepresidenti e segretari di
commissione. Quindi forse il fatto che il Movimento abbia
tutte queste cariche è una garanzia di risparmio”.

Per Di Maio c’è poi da dire che “tutti questi partiti che
stanno qui da una vita, non hanno mai compreso che i
regolamenti non riescono a garantire le minoranza se non
attraverso accordi sottobanco. Noi abbiamo fatto una cosa
molto lineare: ci siamo votati i nostri, loro invece
cercavano di barattare, cosa che noi non siamo abituati a
fare. E ci siamo votati i nostri, mentre loro non avevano i
numeri ed è finita che le vicepresidenze e i segretari li
abbiamo avuti noi”.

Nel merito “Sel adesso viene da noi – spiega Di Maio – in
veste di opposizione ma fino a qualche giorno fa era in
Parlamento in veste di maggioranza. Non è un caso che ci sia
un grossa sproporzione numerica tra noi e loro, in quanto
loro hanno preso il 3% ed hanno 50 deputati. Noi abbiamo
preso il 25% ed abbiamo 109 deputati. Ci riesce molto
difficile adesso pensare che ora che sono opposizione
vengano da noi a chiedere le cariche da opposizione.

Fino a qualche tempo fa invece ragionavano da maggioranza e sono
arrivati in Parlamento grazie al premio di maggioranza,
ottenuto con il Pd“, replica l’esponente del M5S
derubricando ad “inopportune” le accuse di poltronismo che
arrivano da Sel.

A proposito di indennità e
diaria, non tutti la pensano così nel Movimento…
“C’è una discussione in corso che però non deve essere
trasformata in una diatriba interna”, osserva Di Maio che
poi aggiunge: “Io sono primo firmatario di una proposta alla
presidente della Camera Boldrini, a cui chiediamo che tutti
i deputati abbiamo il trattamento che abbiamo noi, ossia
metà dell’indennità e di ogni rimborso.

Questa è la nostra
linea, che speriamo la prossima settimana venga approvata
dall’Ufficio di presidenza. Al nostro interno stiamo intanto
gestendo il transitorio. Ci sono state liquidate le diarie e
stiamo vedendo come restituirle, per questo abbiamo chiesto
alla presidente Boldrini di aprire una voce di bilancio,
nella quale versare le eccedenze. Quella che poi può essere
una discussione tra chi viene dalla Valle d’Aosta e chi da
Roma per fare un esempio non deve essere trasformata in una
diatriba interna”.

Domani viene a Roma Beppe Grillo a “strigliarvi”?
“Me lo dice lei – risponde ancora Di Maio, che però poi
conferma – tutte le decisioni che stiamo prendendo le
prendiamo per alzata di mano nel nostro gruppo. Se uno dice
che non bisogna restituire tutta la diaria è un parere, poi
si vota per alzata di mano e finirà lì, con la linea a
maggioranza che prevale e che verrà seguita da tutti”.

Su Copasir e Vigilanza Rai che cosa vi aspettate?
“Noi ci aspettiamo che vengano riconosciuti questi organi
di controllo a chi è sempre stato all’opposizione sin
dall’inizio della legislatura, vale per il Copasir che per
la Vigilanza Rai. È chiaro che io per la Vigilanza ci spero
tantissimo, perché il nostro candidato è Roberto Fico,
campano, che ha tutto il profilo per farlo. Siamo l’unica
forza che nella Rai non ha sue persone. Quindi saremmo molto
più sereni nel riuscire a rivedere l’intera organizzazione”,
conclude il 5 stelle Di Maio. (Public Policy)

FEG