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RELAZIONE AL SENATO: FORTE DIMINUZIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE
(Public Policy) Roma, 4 set – “Si evidenzia anzitutto un
peggioramento dei saldi di bilancio in termini di
competenza, al netto delle regolazioni debitorie, contabili
e dei rimborsi Iva, rispetto alle previsioni iniziali della
legge di bilancio per il 2013″. È quanto si legge in una
relazione sul ddl di assestamento di bilancio 2013,
distribuita ieri in commissione Bilancio del Senato, dove è
inziata anche la discussione del ddl in materia di
rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per
l’esercizio finanziario 2012.
Ieri in commissione i due ddl sono appunto stati illustrati
(il relatore è il presidente della commissione Antonio
Azzollini del Pdl) e oggi alle 9 è iniziata la discussione
generale. Il termine degli emendamenti è invece fissato per
lunedì 9 settembre alle 12.
“Il saldo netto da finanziare – si legge nella relazione –
passa infatti da -6.185 milioni a -31.065 milioni di euro,
con un peggioramento di 24.881 milioni, pari a circa il 400%
rispetto all’entità del medesimo aggregato indicato nella
legge di bilancio. Detto importo deriva dalla somma di un
peggioramento di 15.029 milioni, dovuto a variazioni per
atto amministrativo, ed un peggioramento per 9.851 milioni
derivante dalle proposte dell’assestamento stesso”.
“Tali variazioni – si legge ancora nella relazione – sono
da imputare prevalentemente all’incrermento delle spese per
16.586 milioni. In particolare, va ricordata l’avvenuta
istituzione del fondo finalizzato ad assicurare la liquidità
dei pagamenti delle amministrazioni locali. Il peggioramento
del saldo netto da finanziare derivante dalle proposte
dell’assestamento è invece riconducibile alle minori entrate
finali, per un importo pari a 12.356 milioni, risultante da
una forte diminuzione delle entrate tributarie (per 14.521
milioni) solo in parte compensata dall’aumento delle entrate
extra-tributarie (per 2.088 milioni) e dall’alienazione ed
ammortamento di beni patrimoniali, pari a 77 milioni”.
CONTI PUBBLICI, RELAZIONE ASSESTAMENTO: PERCHÉ INCREMENTO TETTO EMISSIONI?
(Public Policy) Roma, 5 set – “Sarebbe utile conoscere se
l’incremento a 80 miliardi” del limite di importo massimo
per l’emissione di titoli pubblici “sia correlato ad un
aumento della previsione del fabbisogno, anche in relazione
all’aumento di ulteriori 8 miliardi previsto” dal dl Imu. È
quanto si legge in una relazione al ddl di assestamento del
bilancio 2013, distribuita ieri in commissione Bilancio al
Senato.
“In merito all’articolo 2 del provvedimento in esame – si
legge – va rilevato che esso contiene alcune modifiche alla
legge di bilancio per il 2013. In particolare, il comma 1
dispone l’aumento dell’importo massimo autorizzato di
emissione dei titoli pubblici viene di norma fissato ad un
livello in linea con le previsioni di fabbisogno,
precostituendo in tal modo una sorta di margine di
sicurezza”.
“Nel solo mese di agosto 2013 – si legge ancora nella
relazione – si è realizzato un fabbisogno del settore
statale pari, in via provvisoria, a circa 9.200 milioni”.
(Public Policy)
VIC