ROMA (Public Policy) – Utilizzare le risorse della privatizzazione di aziende pubbliche per finanziare “iniziative di sviluppo industriale delle società interessate o per finanziare un piano straordinario di investimenti produttivi per la riqualificazione delle periferie urbane, la messa in sicurezza delle scuole e dei territori a maggior rischio idrogeologico”. Questo l’impegno chiesto al governo dalla “minoranza” Pd in una mozione, a prima firma Stefano Fassina (ex viceministro dell’Economia del governo Letta), annunciata alla Camera prima della pausa estiva e che ora dovrebbe essere esaminata.
La mozione si va ad aggiungere all’emendamento al ddl Riforme, proposto e annunciato dalla stessa parte del Pd, per ritoccare l’articolo 81 della Costituzione e permettere l’indebitamento per investimenti, e al comitato per il referendum contro il fiscal compact, di cui fanno parte Fassina e altri 53 parlamentari del Pd oltre a tutti quelli di Sel e della componente Led del gruppo Misto alla Camera (usciti da Sel dopo il dl Irpef).
La mozione di Fassina (firmata anche dall’ex presidente del partito Gianni Cuperlo), impegna il governo “a presentare al Parlamento, prima di procedere a ulteriori iniziative di alienazione di quote di società direttamente o indirettamente di proprietà dello Stato o di aumento di capitale riservato al mercato, una relazione contenente: i dati finanziari e industriali degli effetti della alienazione o dell’aumento di capitale sulle società interessate e sul bilancio dello Stato; la minore spesa per interessi sul debito pubblico che si verrebbe a conseguire qualora le risorse raccolte mediante l’alienazione fossero dedicate alla riduzione di debito pubblico“.
Ancora, si legge nella mozione, la relazione dovrà contenere anche: “I minori dividendi versati al bilancio dello Stato in conseguenza dell’alienazione; gli effetti dell’alienazione o dell’aumento di capitale riservato al mercato sul piano industriale della società interessata o di altre società del gruppo al quale la società interessata fa riferimento; l’impatto sull’assetto proprietario e sulla governance delle società coinvolte nell’alienazione o nell’aumento di capitale riservato al mercato e l’evidenziazione dei connessi rischi di perdita di controllo da parte dello Stato di società direttamente o indirettamente da esso controllate”.
Inoltre la minoranza Pd chiede l’impegno del governo “a utilizzare le risorse raccolte attraverso l’alienazione di quote o attraverso l’aumento di capitale di società direttamente o indirettamente di proprietà dello Stato per finanziare iniziative di sviluppo industriale delle società interessate o per finanziare un piano straordinario di investimenti produttivi per la riqualificazione delle periferie urbane, la messa in sicurezza delle scuole e dei territori a maggior rischio idrogeologico”. (Public Policy)
VIC