Ddl Pa, cosa cambia per le Camere di commercio

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ROMA (Public Policy) – “Eliminazione del diritto annuale” delle Camere di commercio “a carico delle imprese”. Lo prevede l’articolo 9 dell’ultima bozza di ddl delega Pa, di cui Public Policy è in possesso, e che a breve dovrebbe essere incardinato in Parlamento per iniziare l’iter di conversione. Il ddl è stato varato dal Cdm una prima volta il 13 giugno e successivamente l’11 luglio.

Tra le due approvazioni il ministero della Pubblica amministrazione ha deciso di modificare alcune norme. Al momento, nel decreto Pa (uno dei due provvedimento varati dal governo per la la riforma della Pa) prevede il taglio del 50% degli oneri per le imprese verso le Camere di commercio. A quanto si apprende, però, il taglio potrebbe essere spalmato su tre anni, fino al 2017.

Con la delega, il governo dovrà adottare entro 12 mesi dall’approvazione del ddl un decreto legislativo per il riordino delle funzioni e del finanziamento del sistema camerale. Con la riforma dovranno essere ridefinite anche le circoscrizioni territoriali delle Camere, “con riduzione del numero mediante accorpamento sulla base di parametri basati sul territorio e sul numero delle imprese”.

E ancora: riduzione dei compiti e delle funzioni, “limitando e individuando in modo tassativo gli ambiti di attività” nei quali le Camere di commercio dovranno “svolgere la funzione di promozione del territorio e dell’economia locale ed eliminando duplicazioni con altre amministrazioni pubbliche, limitando le partecipazioni societarie alle sole funzioni istituzionali e circoscrivendole nel tempo”.

L’articolo prevede inoltre “la riduzione del numero dei componenti dei consigli e delle giunte, nonché delle unioni regionali e delle aziende speciali; il riordino della disciplina dei compensi dei relativi organi, prevedendo la gratuità degli incarichi diversi da quelli nei collegi dei revisori dei conti e la definizione di limiti al trattamento economico del personale”. Infine, la salvaguardia dei livelli occupazionali del sistema camerale dovrà essere assicurata da un’apposita disciplina transitoria “che assicuri la sostenibilità finanziaria e il mantenimento dei livelli occupazionali“. (Public Policy)

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SOR