Cosa prevede la proposta di legge (approvata) sul registro dei tumori

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ROMA (Public Policy) – Istituire la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie. Lo prevede il provvedimento approvato martedì in via definitiva, all’unanimità, in aula alla Camera.

Il testo, che è la sintesi di due proposte di legge presentate da Pd e M5s, mette a sistema i dati oltre 40 registri regionali e dei sistemi di sorveglianza con l’obiettivo di aumentare e rafforzare il monitoraggio e la prevenzione dei tumori – e non solo – sul territorio italiano. Ok anche alla creazione di un referto epidemiologico per disciplinare il trattamento, l’elaborazione, il monitoraggio continuo e l’aggiornamento periodico dei dati. Il provvedimento fa riferimento – tra le altre cose – anche all’inquinamento ambientale e potrebbe riguardare quindi anche le imprese e il loro rapporto con il territorio.

Il provvedimento riprende un testo della legislatura scorsa che non riuscì ad essere approvato in via definitiva.

NASCE REGISTRO NAZIONALE TUMORI

Nasce la Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza. Obiettivi principali: prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure, valutazione dell’assistenza sanitaria; promozione della ricerca scientifica in ambito oncologico, anche nel campo dei tumori rari; semplificazione delle procedure di scambio dati, facilitazione della loro trasmissione e della loro tutela; studio della morbosità e mortalità per malattie oncologiche e per malattie infettive tumore-correlate; studio e monitoraggio dei fattori di rischio e dei fattori di protezione delle malattie sorvegliate.

I dettagli, rispetto al funzionamento del Registro (tipologie di dati immessi, tempi di invio, trattamento, soggetti che possono accedervi, sicurezza), saranno individuati con un successivo regolamento del ministero della Salute.

I dati dovranno contribuire, tra le altre cose, “alla rilevazione di eventuali differenze nell’accesso alle cure erogate al paziente oncologico in relazione alle condizioni socio-economiche e all’area geografica di provenienza, anche in riferimento a cause di malattia derivanti da inquinamento ambientale”.

Per Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano l’invio dei dati sarà un adempimento necessario per la verifica della erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea).

PIÙ FACILE AGGIORNARE ATTUALI SISTEMI SORVEGLIANZA

Gli attuali elenchi dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie saranno aggiornati periodicamente con un decreto del ministero della Salute, anziché con un decreto del presidente del Consiglio, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali.

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NAF