Cosa prevedono le nuove norme per gli stagionali

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di Luca Iacovacci

ROMA (Public Policy) – Da nuove norme per il reingresso a quelle su rinnovo e revoca di nulla osta e permessi di soggiorno per i lavoratori stranieri stagionali, passando da nuove regole su alloggi e sanzioni per i datori di lavoro.

Sono questi i principali punti trattati da uno schema di dlgs presentato dal governo e che, attualmente, è all’esame della commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato per l’espressione del parere parlamentare.

A Palazzo Madama, come concordato in ufficio di presidenza, l’avvio dell’esame del decreto è previsto questa settimana.

A Montecitorio, invece, ha già avuto luogo la relazione di Luigi Famiglietti (Pd) e su proposta del presidente della commissione, Andrea Mazziotti Di Celso (Sc) e con l’ok del sottosegretario Massimo Cassano, si è deciso di posticipare la data del parere parlamentare dal 7 al 20 settembre, in ragione della pausa estiva e della ripresa dei lavori.

L’art. 1 del dlsg apporta diverse modifiche al testo unico sull’immigrazione, riformulando, in particolare, gli articoli 5 e 24.

L’obiettivo, in via generale, è quello di intervenire nella disciplina del lavoro stagionale dei cittadini dei Paesi terzi che vengono in Italia, per semplificare le procedure di ingresso e soggiorno, nel rispetto dei diritti dei lavoratori migranti. I

l decreto recepisce, nel nostro ordinamento, la direttiva Ue 36 del 2014, secondo quanto disposto dalla legge di delegazione europea 2014. Il termine di recepimento delle norme Ue è fissato, dalla stessa direttiva, al 30 settembre 2016.

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