Cybersicurezza, a cosa serve il Cioc? Risponde Alfano (non Angelino)

0

ROMA (Public Policy) – Dare un contributo alla sicurezza nazionale, in particolare rispetto al rischio di attacchi informatici, e al contempo pianificare operazioni a supporto dell’azione militare.

Queste le funzioni principali del nuovo Comando interforze operazioni cibernetiche (Cioc), secondo quanto affermato dal sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano nel corso dell’ultimo question time in IV commissione alla Camera, in risposta all’interrogazione a prima firma Massimo Artini (Al) dedicata proprio alle competenze del Comando interforze operazioni cibernetiche (Cioc) nell’ambito del sistema nazionale di sicurezza cibernetica.

Il Comando – ha spiegato Alfano – sarà impegnato su un duplice fronte: da un lato, garantire il proprio contributo alla sicurezza nazionale, potenziando le capacità di difesa da attacchi cibernetici, dall’altro sviluppare le capacità di pianificazione e conduzione di ‘computer network operations’ (Cno) a supporto delle operazioni militari sia in Italia, che al di fuori dei confini nazionali”.

Il compito della pianificazione di Cno sarà, nello specifico, portato avanti attraverso “Cellule operative cibernetiche (COC), emanate dal CIOC e schierate nell’ambito dei Comandi delle forze proiettate nei teatri operativi”. Quanto ai tempi per la costituzione effettiva del Comando, il sottosegretario ha fatto sapere che “la Difesa ha in atto un confronto continuo con tutti gli attori istituzionali interessati” e, in particolare, “con il comparto informazioni e sicurezza“.

L’obiettivo è assicurare il “funzionamento delle nuove capacità cyber della Difesa, anche sulla base delle prerogative istituzionali”. Più in generale, Alfano ha indicato il Cioc come “anima militare” della struttura istituzionale “deputata alla protezione cibernetica e alla sicurezza informatica“.

Quattro gli elementi cardine su cui si fonda: “Il primo – ha chiarito il sottosegretario – è quello prettamente organizzativo”, in termini di logistica e di preparazione; il secondo “è costituito dalla realizzazione delle infrastrutture necessarie”; il terzo “è relativo al personale” e, dunque, a selezione, reclutamento e formazione, tenuto conto che “bastano pochi individui altamente preparati, capaci e dotati, per condurre attacchi cyber anche molto complessi”; infine, il quarto aspetto centrale nella costituzione del Cioc è l’apertura di un “istituto scolastico per la formazione che sia anche un poligono virtuale per l’addestramento e il mantenimento delle capacità operative del personale impiegato nel settore”.

Sulla base di questi elementi, ha aggiunto Alfano, “l’istituto opererà a favore degli ambienti interforze, inter-agenzia e interalleati e, soprattutto, in sinergia con il mondo accademico e quello industriale“. (Public Policy) MAD