di Riccardo Pieroni
ROMA (Public Policy) – Decreti attuativi da adottare per rendere operative una serie di riforme già approvate in Parlamento. Disegni di legge delega da licenziare prima della fine dell’anno per raggiungere gli obiettivi previsti dal Pnrr. Le dimissioni del presidente del Consiglio Mario Draghi e i due mesi di campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre rischiano di rallentare l’iter di una serie di provvedimenti di iniziativa governativa.
Un Governo per assicurare la continuità dell’azione amministrativa c’è. Il perimetro di azione delineato dalla circolare per il “disbrigo degli affari correnti” appare ampio, visto che vengono fatti riferimenti alle “emergenze nazionali”, alla situazione Covid e “alle emergenze derivanti dalla crisi internazionale”.
Tuttavia l’azione del Governo nelle prossime settimane sarà appunto limitata da una serie di paletti. Mentre le attività delle Camere (sciolte) saranno ridotte al minimo finché non si insedieranno i parlamentari della prossima legislatura, la XIX. Ciò avverrà nel mese di ottobre, quando l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla legge di Bilancio.
RIFORME PNRR
Al momento all’esame del Parlamento ci sono quattro riforme direttamente riconducibili agli impegni previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
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@ri_piero
(foto cc Palazzo Chigi)