Dalla prevenzione alle sanzioni: cosa prevede il dl Incendi

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di Giordano Locchi

ROMA (Public Policy) – Al dipartimento della Protezione civile è affidato il compito di stilare, con cadenza triennale, il Piano nazionale per il rafforzamento delle risorse umane, tecnologiche, aeree e terrestri necessarie per la prevenzione e la lotta attiva contro gli incendi boschivi, che andrà ad integrare la pianificazione regionale.

È una delle prime previsioni del decreto legge approvato giovedì in prima lettura dall’aula di Palazzo Madama, con “disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile“. Si tratta del dl Incendi che era stato adottato dal Consiglio dei ministri all’inizio di settembre in seguito al fenomeno che ha avuto una forte recrudescenza durante l’estate, anche per le condizioni meteoclimatiche che si sono verificate, tanto che il 26 agosto il Cdm aveva già deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per Calabria, Molise, Sardegna e Sicilia.

Il Piano nazionale, secondo il dl, ha una validità triennale, ma può comunque essere aggiornato annualmente, a seguito di eventuali modifiche ai relativi stanziamenti. È approvato con dpcm, previa intesa in sede di Conferenza Unificata. Per l’approvazione è previsto il concerto di un novero di ministri. Il Piano nazionale è redatto sulla base degli esiti di una ricognizione condotta dal dipartimento della Protezione civile.

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@Locchiaperti