Dal reato di stesa alle droghe: le novità del dl Caivano

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di Riccardo Pieroni

ROMA (Public Policy) – Dal contrasto alla pirateria all’istituzione di un osservatorio sulle periferie. Da una stretta sui casi di lieve entità per chi detiene droghe alla verifica della maggiore età per l’accesso ai siti porno. E ancora: operatività dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), norme sul parental control e percorso di rieducazione dei minori.

L’aula della Camera ha approvato martedì la questione di fiducia posta dal Governo sul dl Caivano, mercoledì è invece arrivato il voto finale sul provvedimento. Durante l’esame nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato sono stati approvati numerosi emendamenti al testo licenziato in Consiglio dei ministri lo scorso 7 settembre. Mentre nel corso della seconda lettura a Montecitorio non c’è stata alcuna modifica al dl.

Vediamo le principali novità approvate durante l’iter in Parlamento:

STRETTA SU LIEVE ENTITÀ POSSESSO DROGHE 

Aumenta la pena minima da 6 a 18 mesi per chi traffica o detiene droghe nei casi di lieve entità “quando la condotta assume caratteri di non occasionalità”.

REATO DI STESA 

Chiunque, al fine di “incutere pubblico timore o di suscitare tumulto o pubblico disordine o di attentare alla sicurezza pubblica, fa esplodere colpi di arma da fuoco o fa scoppiare bombe o altri ordigni o materie esplodenti”, sarà punito, “se il fatto non costituisce più grave reato, con la reclusione da tre a otto anni”.

PORTO D’ARMI SENZA LICENZA 

Con l’ok delle commissioni di Palazzo Madama a un emendamento presentato dai relatori viene previsto che “salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, porta un’arma per cui non è ammessa licenza, è punito con la reclusione da uno a tre anni”.

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@ri_piero