Dazn, cosa prevede la risoluzione approvata alla Camera

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ROMA (Public Policy) – È stata approvata mercoledì, in commissione Trasporti alla Camera, con il solo voto contrario di FdI e con modifiche rispetto alla versione iniziale, la risoluzione su Dazn con “iniziative per la soluzione di criticità relative alla trasmissione in streaming di contenuti audiovisivi”, a prima firma della presidente della stessa IX commissione, Raffaella Paita (Iv), e sottoscritta da Pd, M5s, Lega, FI e CI.

Il testo impegna il Governo ad adottare tutte le iniziative di competenza, anche normative, volte ad assicurare che: “Dazn e tutti gli altri operatori che offrono servizi analoghi garantiscano agli utenti piena tutela in materia di trasparenza, informazione, indennizzi, reclami e assistenza tecnica, valutando l’opportunità di un adeguamento dei poteri di controllo e sanzionatori conferiti all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, come previsto per tutti gli operatori di servizi di comunicazione elettronica”; “a garanzia del mercato, le rilevazioni degli indici di ascolto effettuate da Dazn e da tutti gli altri operatori analoghi si conformino a criteri di trasparenza, verificabilità, indipendenza, terzietà e certificazione, anche tenendo conto di quanto previsto nell’atto di indirizzo dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (delibera n. 194/21/CONS)”.

Si chiede anche di valutare “l’opportunità di un rafforzamento dei poteri conferiti all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, alla luce delle innovazioni tecnologiche e di mercato, affinché debbano essere utilizzate come da contratto tutte le modalità tecniche disponibili per la distribuzione degli eventi, incluse le altre modalità di distribuzione broadcast attualmente disponibili, e siano prescritte alle piattaforme per la distribuzione in streaming di contenuti audiovisivi degli investimenti volti ad assicurare la qualità dei servizi evitando che l’eventuale sovraccarico delle reti possa bloccare o rallentare il traffico dei dati, compromettendo lo svolgimento di servizi essenziali”.

La risoluzione chiede anche di “prescrivere alle piattaforme e agli operatori di individuare modalità di trasmissione dei contenuti audiovisivi idonee al miglioramento della qualità del servizio al cliente finale sulla base dei parametri che l’Autorità per la garanzie delle comunicazioni potrà individuare”. (Public Policy) GIL