Autonomia differenziata, le novità dopo l’ok del Senato

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di Riccardo Pieroni

ROMA (Public Policy) – Dalla determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) al trasferimento delle funzioni, passando per le intese, il “rispetto dell’unità nazionale” e il ruolo del Parlamento sull’individuazione dei Lep stessi. Martedì l’aula del Senato ha approvato in prima lettura il ddl sull’Autonomia differenziata. Il testo messo a punto dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli (nella foto con la premier Giorgia Meloni) passa ora alla Camera.

Durante l’esame a Palazzo Madama – sia in commissione Affari costituzionali che in aula – sono state apportate numerose modifiche al disegno di legge, passato da 10 a 11 articoli. Il testo infatti è cambiato notevolmente rispetto alla versione licenziata in Consiglio dei ministri lo scorso 2 febbraio. L’esame del provvedimento è iniziato nella 1a di Palazzo Madama il 3 maggio. Negli scorsi mesi sul testo si è svolto un corposo ciclo di audizioni e un lungo dibattito in commissione.

Vediamo le principali novità approvate durante l’iter in prima lettura a Palazzo Madama:

RISCRITTO ART.3 SUI LEP (PREVISTI DLGS) 

Durante l’esame in commissione Affari costituzionali al Senato è stato approvato un emendamento riformulato che ha riscritto l’articolo 3 del testo, relativo alla determinazione dei Lep. L’emendamento, a prima firma del presidente della commissione Affari costituzionali al Senato Alberto Balboni (FdI), sottoscritto da diversi senatori di Fratelli d’Italia e anche da Mariastella Gelmini (Az-Iv), stabilisce che per l’individuazione del Lep il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge. Con l’ok alla modifica è stato tolto il riferimento ai dpcm, presente nella versione del testo licenziata in Cdm.

L’emendamento prevede poi che i decreti legislativi sono adottati “su proposta del presidente del Consiglio dei ministri e del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, di concerto con i ministri competenti e previa acquisizione del parere della Conferenza unificata”.

Gli schemi di ciascun dlgs saranno successivamente trasmessi alle Camere per “l’espressione dei pareri delle commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari”.

AGGIORNAMENTO DEI LEP 

Lo stesso emendamento approvato prevede che saranno “aggiornati periodicamente, in coerenza e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, anche al fine di tenere conto della necessità di adeguamenti tecnici prodotta dal mutamento del contesto socioeconomico o dall’evoluzione della tecnologia, con decreti del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dei ministri competenti, di concerto con il ministro per gli Affari regionali e le autonomie e il ministro dell’Economia e delle finanze”.

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@ri_piero