ROMA (Public Policy) – Regolare anche le nuove forme di turismo, come quello sanitario/termale, sostenibile, rurale o l’ittiturismo. È una delle ipotesi di modifica al ddl delega Turismo all’esame della commissione Attività produttive alla Camera. La novità potrebbe essere inserita tramite un emendamento parlamentare o della relatrice, Giorgia Andreuzza (Lega).
In sostanza, come risulta a Public Policy, si punta ad allargare l’ambito di applicazione della delega ai settori ‘emergenti’. Tra questi, il turismo sostenibile cioè su attrazioni fondate sul “mantenimento dell’integrità culturale, dei processi ecologici essenziali, della diversità biologica e dei sistemi di vita dell’area”; quello sanitario e termale dove si comprendono “trattamenti sanitari specifici e assistenza da parte di personale medico professionalmente qualificato”.
E ancora, sul turismo rurale, ovvero di quelle aree caratterizzate dalla coltivazione, allevamento e produzione di prodotti locali enogastronomici, in particolar modo Dop, Igp, Stg; l’ittiturismo, fondato sulla valorizzazione delle tradizioni e della cultura del mare, anche attraverso l’enogastronomia; il turismo esperienziale, basato su un’attività connessa allo sviluppo di una specifica forma di offerta per la promozione e la valorizzazione dei mestieri che caratterizzano l’identità del territorio riconosciuti per l’alto valore artistico, ingegneristico e di tradizione, attraverso la diretta esperienza.