di Luca Iacovacci
(Public Policy) – Dopo la paralisi causata nel Paese due settimane fa e le seguenti dichiarazioni del ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha auspicato l’adozione di nuove regole, durante la scorsa settimana, al Senato, è ripreso l’iter di tre proposte di legge, nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro, che riguardano la materia dello sciopero nei trasporti.
Si tratta, in particolare, dei ddl firmati da Pietro Ichino (Pd), Maurizio Sacconi e Aldo di Biagio (entrambi Ap).
La discussione su come proseguire l’iter parlamentare, avviato con l’incardinamento dei progetti di legge quasi due anni fa, è stato, però, piuttosto travagliato, dividendo i gruppi presenti nelle commissioni.
Sacconi, che è anche il relatore per la commissione Lavoro, ha auspicato la definizione tempestiva di un testo unificato sui disegni di legge presentati ma il Pd ha chiesto più tempo, per trovare una convergenza a livello politico.
Da parte loro anche le opposizioni si sono divise: la Lega vorrebbe un chiarimento tra le forze politiche di maggioranza, prima di proseguire l’esame dei ddl; M5s ha chiesto, invece, di allargare anche alle opposizioni per arrivare alla definizione di una disciplina condivisa, ritenendo “inopportuno che i lavori parlamentari siano condizionati da richieste del Governo o della maggioranza“.
L’Esecutivo, come dichiarato dal sottosegretario al lavoro Massimo Cassano, si è dichiarato assolutamente favorevole a proseguire l’esame.
Quindi, in sostanza, le commissioni riunite hanno ripreso l’esame sospeso, alla luce delle sollecitazioni provenienti dall’opinione pubblica, ma per ora hanno solo optato per un rinvio della trattazione.
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